I grandi appuntamenti internazionali della moda tornano anche quest’anno al centro di accese polemiche e contrasti: il British Fashion Council ha infatti comunicato le date delle prossime sfilate maschili di Londra, e il calendario delle passerelle della moda uomo, dal 7 al 9 gennaio, si sovrapporrà per ben due giorni a quello della più importante manifestazione italiana dedicata alle creazioni al maschile, Pitti Uomo, a Firenze dall’8 al’11 gennaio.
Con un comunicato stampa Pitti Immagine esprime "un giudizio negativo sulla decisione del Bfc" e di "visione distorta del contesto concorrenziale tra i grandi appuntamenti internazionali della moda maschile, dove Pitti ricopre da tempo e con successo la duplice funzione di apertura della stagione delle vendite e di piattaforma innovativa per eventi e progetti speciali dei più importanti protagonisti del fashion design e della cultura contemporanea".
Ma chi segue il mondo della moda sa bene che non si tratta dei primi screzi all’interno del sistema organizzativo internazionale: già in passato infatti, in occasione della fashion week milanese Autunno Inverno 2010 2011, l’influente Anna Wintour scatenò forti controversie dopo aver polemizzato sulle date delle sfilate. Anche lo scorso anno le camere della moda internazionali, nell’organizzare le date dei defilé 2013 e 2014, hanno avuto grandi problemi a fissare date che mettessero d’accordo tutti, con forti ripercussioni sull’intero settore.
Bagarre sulle date delle sfilate uomo
Pitti Uomo e London Fashion Week: rischiano di sovrapporsi le due manifestazioni dedicate alla moda maschile
La Presse