«Posso fare qualunque cosa. Se lo vedo nella mia mente
riesco a ricrearlo». Parole di David LaChapelle, non certo
troppo modeste, ma in linea con il personaggio e con la sua opera. Un
fotografo tra i più celebri degli ultimi anni dallo stile
unico e inconfondibile a cui il Lu.C.C.A – Lucca Center of
Contemporary Art (il nuovo museo nato all’interno dello storico
Palazzo Boccella nel cuore della città toscana) dedica una
retrospettiva dal 29 giugno al 4 novembre 2012.
La mostra, a
cura di Maurizio Vanni, riunisce oltre cinquanta scatti dell’artista
americano che ripercorrono la sua intera produzione in dieci serie dai titoli evocativi:
da “Star System” a “Deluge (Awakened)” da “After the Pop” a “Excess”, fino a “Plastic People”, “Dream Evokes
Surrealism”, “Art References” e “Negative Currency”.
Nato nel 1963, LaChapelle ha tenuto la sua prima mostra nel
1984 per poi iniziare a collaborare con Andy Warhol e lavorare quindi per riviste come Vanity Fair, GQ, Vogue o Rolling Stones e con
aziende quali Tommy Hilfiger, Condé Nast, Nokia, L’Oréal,
H&M, Burger King e Diesel. Autore anche di copertine di
dischi, rimane celebre per il suo gusto eccessivo che gioca con il
pop, il surrealismo o il kitsch, confrontandosi anche con i grandi maestri della pittura italiana come Botticelli o Michelangelo, e per aver realizzato i ritratti di personaggi
come Elton John, Angelina Jolie, Lady Gaga, Paris Hilton, Pamela
Anderson, Courtney Love o Kirsten Dunst.