All’inizio fu Tesco, la gigantesca catena di supermercati nata a Londra e oggi diffusa in 14 Paesi. Ora la modalità si moltiplica, e ci avvicina sempre di più ad un futuro in stile Blade Runner, come i film di fantascienza ci hanno sempre preannunciato. Parliamo dello shopping virtuale, che in stati come la Corea del Sud ha raggiunto lo stadio più avanzato di innovazione.
Se fare la spesa online per quanto comodo toglie quel che di autentico agli acquisti, incluso il contatto umano (immaginate le signore al mercato virtuale chattare con la vicina ‘Signora mia, come sta?’), gli smartphone sono diventati l’anello di congiunzione che mancava tra shopping online e interazione fisica. Come? Tesco ha inventato il supermercato virtuale ma allo stesso tempo tangibile: tra gli scaffali non viene esposta la merce, ma una gigantesca proiezione di prodotti di ogni genere. Il cliente passeggia tra le corsie del supermercato fotografando con il suo smartphone ciò che gli interessa acquistare, grazie ad una applicazione apposita che ne legge il codice QR. Finisce la spesa virtuale, torna a casa, e, tempo 10 minuti, la spesa gli viene recapitata a domicilio! L’iniziativa nata da Tesco Homeplus prevedeva già la consegna a casa su ordinazione, e la diffusione degli smartphone ha aggiunto ciò che mancava, cioè l’interazione fisica, e l’esperienza ‘reale’ dell’andare veramente al supermercato.
In Corea del Sud il primo esperimento, collocato in una stazione della metropolitana di Seul, dove pareti, porte, tunnel sono diventati schermi su cui vengono proiettate le immagini dei prodotti. Inutile dire che il risparmio di tempo è incredibile, dato che si può fare la spesa aspettando il treno, trovandola poi comodamente a casa al rientro da lavoro. L’incremento di acquisti online dalla nascita di Homeplus è stato del 130%.
Naturalmente l’esperimento si sta espandendo, ed ha attraversato l’Oceano Pacifico per arrivare a Chicago, dove la famosa ‘L Station’ ha visto nascere lungo i suoi tunnel e sottopassaggi il supermercato virtuale sul modello di quello coreano. Il retailer Peapod è l’artefice dell’esperimento, che aveva avuto una sorta di ‘pilota’ a Philadelphia in febbraio, durato solo 12 settimane.
Di questo passo ogni negozio potrà aprire pop-up stores praticamente ovunque, mentre dall’altro lato l’uso del denaro contante andrà sempre più perdendosi, sostituito da crediti virtuali e ricariche telefoniche. Comodità incredibile a scapito dell’esperienza sensoriale: come scegliere un frutto senza toccarlo e annusarlo?
Il futuro è arrivato? Pare proprio di sì!