L’allenatore ideale per Federica Pellegrini? "Una persona molto
professionale, determinata ad arrivare all’obiettivo insieme a me e con
un carattere forte. L’ho vissuto sulla mia pelle, cambiando vari
allenatori: se non ho un uomo all’altezza di fianco a me, lo distruggo
proprio! In questo senso sono abbastanza ‘stronzetta’, passami il
termine", così la campionessa di nuoto si racconta in un’intervista a
Radio2 in onda questa mattina a ‘Io Chiara e l’Oscuro’. "Ogni atleta
nella sua vita può avere un allenatore storico – aggiunge la Pellegrini –
e per me rimarrà sempre e comunque Alberto (Castagnetti, ndr), perché
mi ha tirato fuori da un momento difficile. Siamo cresciuti insieme e
nell’ultimo periodo, prima che morisse, c’era una sintonia che andava
oltre, quasi un innamoramento professionale". Ricordando il rapporto oltre che sportivo e professionale Federica prosegue: "Era un secondo padre, per me. Poi purtroppo è successo quel
che è successo, io ho cercato di proseguire con i suoi insegnamenti,
però è logico che sarà impossibile trovare una persona come lui". Poi
parlando della sua personalità, Federica sottolinea la profonda
differenza tra l’ambiente privato e professionale: "In piscina non posso
essere simpatica. Devo essere nemica di tutti – continua ai microfoni
di Radio2 – determinata al 100% e quindi posso risultare molto
antipatica".
Sdraiata sulla chaise Longue di ‘Io, Chiara e l’oscuro’,
Federica si concede senza riserve alle domande di ‘cuore, corpo e testa’ e a proposito della sua vita privata aggiunge "Ho avuto soltanto tre storie nella mia vita. Tutti nuotatori, si! Non
ci sono stati altri uomini" e poi precisa "è difficile una relazione con
chi non vive il mostro mondo. Siamo sempre in giro, sempre con la
valigia in mano e magari il sabato e la domenica stanchi morti a letto.
E’ difficile". Più di un volta nel raccontarsi si ritrova a distinguere con fermezza la
vita privata e quella sportiva, anche quando ammette di odiare lo
scontro tra le mura domestiche. "Faccio qualsiasi cosa pur di non
litigare, non mi piace proprio – continua su Radio2 – soffro in piscina
tutti giorni, se devo soffrire anche fuori è la fine. Gli equilibri
della vita privata e quelli della vita sportiva sono molto, molto
diversi".
(Fonte: La Presse)