Marilyn Monroe in incognito a Mosca nel 1960, invitata da un suo amico agente del Kgb? È la tesi di Liudmila Tiemnova, ex agente dei famigerati servizi segreti sovietici. A svelare la notizia il tabloid ‘Moskovski Komsomolets’, secondo cui il ‘segreto russo’ dell’indimenticabile sex symbol dell’America degli anni ’60 sarà oggetto di un documentario di prossima uscita intitolato ‘Monroe nel Paese di Dostoevskij’, diretto dalla stessa Tiemnova.
La regista sostiene che circolavano già voci di una visita a Mosca di Marilyn, che avrebbe lasciato improvvisamente il set di ‘Facciamo l’amore’, e che il Kgb, interessato a girare un film in Russia con la famosa attrice, l’aveva schedata nei suoi archivi con il nome in codice ‘Masha’ e ne stava studiando mosse e frequentazioni. Secondo quanto si apprende però, il documentario si basa esclusivamente su dicerie e non su prove concrete.