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Librerie telefoniche a New York

A New York le vecchie cabine telefoniche diventano vere e proprie minilibrerie grazie al bookcrossing. Un’idea semplice e originale di riqualificazione di oggetti urbani

New York Bookcrossing

Veri e propri cimeli di un tempo che fu (anche se stiamo parlando di un decennio o poco più), le poche cabine telefoniche ancora presenti nelle nostre città sono reperti quasi archeologici che giacciono inermi e rimangono del tutto inutilizzati se non da parte di qualche nostalgico.

Ma forse ci sono delle modalità di riutilizzo di questi preziosi (almeno una volta) oggetti urbani. A New York, per esempio, c’è chi ha pensato di trasformarle in postazioni pubbliche di bookcrossing, minilibrerie accessibili a ogni passante a patto di far poi circolare il volume preso in prestito.

Autore dell’iniziativa, sviluppata all’interno di un più ampio progetto, il Dub ovvero
Department of Urban Betterment, nato per la rivalutazione di una zona
secondaria della città, è l’architetto John Locke.

L’idea è semplice, come spesso capita a tutte quelle realmente rivoluzionarie, e anche se il primo tentativo sembra sia fallito, Locke non si è demoralizzato e vuole continuare. A noi non rimane che aspettare, sperando di vedere presto anche in Italia questa riqualificazione urbana tutta culturale.

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