La primavera è ufficialmente arrivata, e con essa il tepore del sole, il profumo dei fiori, la vivacità degli uccellini… e una stanchezza atavica. La sindrome da primavera colpisce moltissime persone: sonno perenne, spossatezza, energie sotto zero e conseguente affaticamento (e irritabilità) sono i sintomi più comuni, ma nei casi più gravi si tramuta anche in mal di testa, insonnia e dolori di stomaco. Per non parlare dell’effetto estetico di occhi gonfi, contornati di giallino, pelle spenta e capelli sfibrati. La guerra al famigerato ‘malessere di primavera’ si combatte con la giusta dieta: con i cibi adatti rimedieremo alla stanchezza perenne e ridaremo luminosità al nostro aspetto esteriore.
Innanzitutto, da cosa è provocato il mal di primavera? Non è solo il cambiamento climatico a renderci stanche e irritabili, ma anche le numerose tossine che abbiamo in circolo. Durante l’inverno infatti tendiamo ad accumularne senza smaltirne, pertanto ci ritroviamo in questo periodo dell’anno con i radicali liberi che scorrazzano allegramente nel nostro corpo aggredendo le cellule sane e mettendole k.o.
Occorre quindi avere un’alimentazione che metta al tappeto i radicali liberi e riempia di minerali il nostro organismo. I migliori amici del corpo umano sono in questo caso i vegetali, in particolare le verdure verdi. Sono ricchissime infatti dei minerali necessari ad avere energie, come il ferro, lo zinco, il magnesio, il potassio. Fate incetta di verdure di stagione come gli spinaci, gli agretti, i fagiolini, i piselli, gli asparagi, le zucchine, i carciofi, e anche di erbe aromatiche come il prezzemolo. Se li assumete poi sotto forma di centrifughe tanto meglio, perché farete il pieno senza avere fibre da digerire. L’importante però è che la maggior parte di questa verdura sia consumata da cruda o al vapore, perché bollirla o cuocerla a lungo farebbe perdere la maggior parte delle vitamine. Importantissimo mangiare banane, fonte di potassio (che aiuta i muscoli) e magnesio, nemico acerrimo della stanchezza; consumatene grandi quantità soprattutto durante il ciclo mestruale.
Ricchissime di minerali anche le mandorle e le noci, che dovrebbero venire assunte su base quotidiana, per esempio una decina ogni mattina a colazione. Il pieno di acidi grassi e omega3, nemici acerrimi dei radicali liberi, lo potete fare con i semi, in particolare quelli di lino e di girasole, che potete aggiungere ai cereali, alla macedonia, alle insalate. Fonte di minerali anche i legumi, e pare che tra essi un posto di riguardo nella lotta alla stanchezza lo abbiano i lupini: altissimo l’apporto di proteine, altra sostanza che aiuta a vincere la fatica, ma al contrario della carne non hanno controindicazioni come il colesterolo e i grassi. Al contrario i grassi che possiedono sono benefici e non mancano di omega3.
Nonostante sia il rimedio più utilizzato, la caffeina non è un vero aiuto a combattere il mal di primavera: il suo ridurre la stanchezza è illusorio, mentre le controindicazioni sono molte. Assai meglio consumare un pezzo di cioccolato fondente, che contiene poca caffeina e molti antiossidanti.
I carboidrati come la pasta e il pane non devono mancare per l’apporto di glucosio che diventa energia, ma è meglio consumarli la sera se soffrite dell’ ‘abbiocco’ pomeridiano. Nella pausa pranzo a lavoro per esempio evitateli se dovete concentrarvi ancora per diverse ore, perché la loro digestione fa venire sonnolenza: a quell’ora meglio nutrirsi di proteine e verdure.
Infine, non devono mai mancare dalla dieta le vitamine del gruppo B, che aiutano ad assimilare gli zuccheri trasformandoli in energia. La B1 in particolare è efficace contro inappetenza e stanchezza cronica, e si trova nei legumi, nelle alghe, nei cereali integrali, nella pappa reale e soprattutto nelle noci.