Il Monte Amiata è un angolo insolito e suggestivo della Toscana, compreso nelle province di Grosseto e Siena. Alto 1738 metri, domina le vallate circostanti, come la Val d’Orcia e la Val di Paglia, e la pianura maremmana. Tra questi affascinanti panorami si trova anche Santa Fiora, un piccolo borgo con un trascorso storico importante, perché il suo nome è legato alla famiglia degli Sforza.
Ma è altrettanto importante perché, qualche tempo fa, proprio in una chiesetta di Santa Fiora, una ricercatrice indipendente di Trieste, Daniela Fogar, ha fatto un’interessantissima scoperta legata, forse, al più grande genio di tutti i tempi. Si tratterebbe di un ritratto di San Girolamo, piuttosto mal conservato, che però è straordinariamente somigliante con l’unico Autoritratto di Leonardo da Vinci che ci è pervenuto, quello custodito nella Biblioteca Reale di Torino e grazie al quale conosciamo le fattezze del viso di Leonardo.
Il ritratto di San Girolamo era coperto e danneggiato da una trave: per questo motivo si è formato un foro al centro dell’affresco che avrebbe cancellato le mani del santo e ciò che reggeva. Il braccio di San Girolamo si trova in posizione a V, molto simile agli studi anatomici di Leonardo e una ragione in più per attribuirgli la paternità. Chiaramente solo esperti di grande competenza possono attestare la validità e l’autenticità dell’opera, e, soprattutto, essere in grado di rispondere alle tante domande che nascono spontanee. Per esempio, se non fosse realmente Leonardo da Vinci l’autore, era qualcuno che ne conosceva il viso? Era un suo autoritratto o la mano che l’ha dipinto è tutt’oggi sconosciuta? Si sa, per certo, che a parte l’eccezione dell’Ultima Cena, solitamente il Maestro non produceva affreschi, il che potrebbe essere fuorviante per la soluzione dell’enigma.
Fatto sta che l’antica chiesetta della Madonna della Neve, chiamata anche "della Piscina" per la sua vicinanza con il fiume che scorre sotto l’edificio, potrebbe diventare una nuova attrazione turistica se fossero confutate le tesi su Leonardo. La ricercatrice Daniela Fogar ha avuto la giusta intuizione nell’affermare che gli altri dipinti presenti nella chiesa, attribuiti a un pittore famoso nella zona, Francesco Nasini, che li avrebbe dipinti nel 1640, si discostano dalla mano del San Girolamo: e allora, l’opera è veramente del grande Leonardo da Vinci?
Informazioni: www.luoghimisteriosi.it
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