Le sale del Museo MADRE di Napoli ospitano un’importante retrospettiva di uno dei più importanti artisti del Novecento, Fausto Melotti. Figura eclettica, capace di assorbire sulla propria arte le influenze di musica e letteratura, mischiando pittura e scultura, ebbe un percorso complicato, ma sempre in linea con una ricerca del tutto personale.
La mostra, a cura di Germano Celant, ripercorre il percorso artistico di Melotti, puntano l’attenzione in particolar modo su scultura e bassorilievi, ma rendendo chiaro tutto il suo cammino, fatto di mille influenze, in cui la ricerca sui materiali gioca un ruolo fondamentale. Si parte così dai primi bassorilievi, realizzati tra il 1934 – 35, in chiaro collegamento con il movimento astrattista, per giungere fino alle surreali ed ironiche opere in acciaio dell’ultimo periodo. Saranno presenti opere simbolo dell’artista, come i Sette Savi del 1960, sorta di manichini in cui l’essere umano perde identità, copia di quel gruppo scultoreo creato nel 1936 e andato distrutto, o come i Teatrini, con personaggi ed oggetti di richiamo fiabesco, incorniciati da una casa, aperta oppure chiusa nella parte posteriore.
Le opere di Melotti sono affascinanti per la loro varietà. Garze, ottone, vetro, tessuto, ceramica e terracotta si mischiano, si susseguono creando un reticolo della materia, perdendosi nella forma o, viceversa, annullandola. La grande lezione della tradizione classica incontra il fascino della modernità, creando un corpus di opere unico, da cui traspare un legame strettissimo con le vicende della storia mondiale durante cui l’artista operò.
Dal 16 dicembre 2011 al 9 aprile 2012
Museo Madre
Via Settembrini, 79
Napoli
Da lunedì a sabato dalle 10.30 alle 19.30
Domenica dalle 10.30 alle 23.00
Martedì chiuso
Ingresso 7 euro, ridotto 3,50
Lunedì gratuito
Per informazioni:
www.museomadre.it
Didascalia:
Fausto Melotti, Senza titolo, 1950. Courtesy Archivio Fausto Melotti
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