L’Ucraina sarà, secondo la guida Lonely Planet, tra le mete più gettonate del 2012. In questo paese affacciato sul mare, a lungo considerato solo avamposto della Russia, già da qualche tempo è in atto un profondo processo di modernizzazione, ma si prevede che a partire dall’estate del prossimo anno – quando ospiterà con la Polonia i campionati europei di calcio – il numero di visitatori crescerà in maniera notevole.
Quello che aspetta agli appassionati di calcio – sono 4 le località ucraine in cui si svolgono le partite, mentre la finale si tiene a Kiev – ma in generale a chiunque si appresti a fare un viaggio con questa destinazione è una terra dalla forte identità nazionale e un paese in cui il cammino in direzione dell’Europa ha innestato una marcia più veloce. Il giovane stato nato dalla caduta del Muro e dalla fine dell’Unione Sovietica ha in realtà una lunga storia alle spalle come testimoniano l’architettura delle sue città – non solo Kyiv (Kiev) ma anche Lviv, Yalta e Odessa – ricca di stili differenti e la longevità della sua capitale fondata nel V secolo e fulcro del Rus’ di Kyiv, stato unitario scandinavo che tra il IX e l’XI secolo univa l’Ucraina, la Russia e la Bielorussia.
L’impero ottomano e il dominio russo, il comunismo e la fine del regime hanno contribuito al fascino di una nazione oggi più che mai alla ricerca di un proprio modello e stile di vita, nella quale accanto ad agglomerati metropolitani moderni perdurano paesini agricoli d’altri tempi e della quale fuori dai confini troppo spesso circola l’immagine sempre meno veritiera di un paese povero alla spregiudicata ricerca di benessere e ricchezza.
L’Ucraina invece sorprende per la forza dei suoi paesaggi: quelli fluviali di una terra attraversata da 4 grandi fiumi, tra cui il Danubio che all’altezza di Vylklovo, al confine con la Romania, regala un intenso panorama; la penisola della Crimea con la riserva naturale di Kara Dag formatasi dall’eruzione di un vulcano estinto e la città scavata nella roccia di Chufut Kale; il Mar Nero e i Carpazi. E il bagaglio delle sue città, a partire da Kyiv con la città vecchia e il nucleo moderno, il viale dello shopping Khreshchatyk, un tempo simbolo dello stalinismo, e la Cattedrale di Santa Sofia, l’eccesso della nuova ricchezza ucraina e il tragico museo dedicato al disastro di Chernobyl.
Lviv, la prima città che si incontra arrivando da ovest, ha uno stile che ricorda quello della mitteleuropa e un centro storico patrimonio dell’umanità Unesco; Odessa, di cui non si possono non menzionare la famosa scalinata Potemkin e la vivace vita mondana; Yalta, storica località balneare del Mar Nero che visse il massimo splendore ai tempi dello Zar Alessandro II; Kamyanets-Podilsky, la città in cui Moldavia, Romania e Ucraina si incontrano. Insomma, quello degli Europei è solo il fischio di inizio per la partita dell’Ucraina.
Informazioni
www.ucraina.it
Leggi anche:
L’astro nascente della couture ucraina