La Tate Modern di Londra è come un grande contenitore in cui ogni spazio ospita artisti differenti e porta avanti un suo programma ben definito. L’immensa Turbine Hall è uno spazio “appetitoso” per gli artisti che amano sperimentare, ed è al suo interno che trovano posto le opere facenti parte di “The Unilever Series”, sponsorizzata dall’omonimo colosso, presente in 170 paesi. Dopo l’opera a metà tra architettura e scultura di Miroslaw Balka e la distesa di semi di girasole di porcellana di Ai Weiwei, è arrivato il momento dell’artista inglese Tacita Dean.
È difficile riuscire a catalogare le opere della Dean, da un alto si può parlare di video arte e dall’altro di veri e propri film, ma la cosa che appare evidente è comunque la poesia che scaturisce dalle immagini da lei messe insieme. Attenzione estrema nei confronti della luce, lunghe pause, momenti struggenti che descrivono un universo lontano, perché facente parte di una altro periodo, in cui non si correva, in cui l’analogico era l’unico mezzo utilizzato, in cui i dettagli erano tutto. In particolare i suoi ritratti appaiono innovativi, vanno più a fondo di quelli fotografici e pittorici, perché riescono a catturare le sfumature. Ogni opera si adatta al progetto, rimanendo fedele ad esso. Famose le sue opere dedicate al danzatore Merce Cunningham, le sue nature morte, in cui i fenomeni atmosferici o i paesaggi diventano panorami di rara bellezza.
Gli spazi della Turbine Hall saranno per l’artista una nuova occasione per proiettare le sue opere, realizzate appositamente per la Tate, confermando la sua importanza all’interno del panorama dell’arte contemporanea.
Dall’11 ottobre 2011 all’11 marzo 2012
Tate Modern
Turbine Hall
Bankside SE1 9TG
London
Da domenica a giovedì dalle 10.00 alle 18.00
Venerdì e sabato dalle 10 alle 22.00
Ingresso gratuito
Per informazioni:
www.tate.org.uk
Didascalia:
Tacita Dean, The Russian Ending, 2001, Ballon des Aerostiers de Campagne