La stagione cinematografica inizia con un grande sprint, portando nelle sale italiane film importanti, adatti a diversi tipi di pubblico. Si può decidere di piangere e commuoversi o scegliere di ridere di gusto. In uscita venerdì prossimo, 23 settembre, si va dal dramma, con La pelle che abito di Pedro Almodovar, alla commedia, con Niente da dichiarare di Dany Boon.
La coppia Almodovar-Banderas si riunisce dopo più di vent’anni, ma tralasciando i toni lievi del bellissimo Legami che li aveva fatti incontrare, e portandosi invece in un universo violento che non lascia spazio all’ironia che di solito caratterizza il regista spagnolo. Il protagonista, interpretato, appunto, da Antonio Banderas, è un noto chirurgo che nasconde un segreto. Da un lato è un affermato professionista, dall’altro è un uomo tormentato, che conduce esperimenti eticamente dubbi. Ossessionato dal voler creare una pelle corazza, che avrebbe potuto salvare la moglie morta bruciata in un incidente, è reso cieco dall’odio e dalla sete di vendetta. Si intrecciano piani diversi, in questa storia che rimane aperta, ed in cui personaggi appaiono veri perché sfaccettati, mostrando come appaiono e come sono, facendone intuire pensieri ed ossessioni.
Di tutt’altro tenore è Niente da dichiarare. Dany Boon è uno di quei registi ed attori che difficilmente si dimenticano, perché capace di unire ironia e tenerezza. In questo ultimo film torna ad indagare le differenze culturali tra i luoghi, come nel campione di incassi Giù al Nord, seguendo le vicende di due ex doganieri, uno francese ed uno belga, che vedono trasformarsi il loro lavoro all’apertura delle frontiere, in seguito al Trattato di Maastricht. Ancora una volta la pellicola scivola via, tra momenti di grande ilarità e trovate originali, regalando un’ora e mezza molto piacevole.
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