C’è ancora il (bel) tempo per dedicarsi a terrazzi e giardini, impiantare nei vasi i colori dell’autunno e tenere allenato il pollice verde. Negli spazi domestici sempre più ristretti, poi, una piantina in bella vista o un vaso di fiori, sono dettagli che l’interior design definisce “d’effetto naturale”: efficace, sano e decorativo. Allora con le mani nella terra o sbizzarrendosi in composizioni floreali, occorre trovare il giusto contenitore, perché anche il vaso vuole la sua parte.
Quello che il duo danese Claydies ha disegnato per Normann Copenhagen si potrebbe definire poetico e pop allo stesso tempo, perché ispirato ai ciuffi d’erba che crescono lungo il ciglio della strada. Si tratta di Grass (foto), portafiori in argilla realizzato artigianalmente, che non solo accoglie fiori e arreda grazie al suo design bizzarro a fili d’erba giganti, ma vuole essere anche un invito a riflettere sulla potenza della natura: accanto alla strada asfaltata, l’erba si prende tutto il suo spazio e lì rimane inviolata.
Le soluzioni di Teracrea, invece fondono il verde domestico all’architettura, con prodotti che non solo arredano ma definiscono gli spazi. Per esempio Treille, disegnato da Ronan & Erwan Bouroullec è un sistema modulare di vasi in terracotta a forma cilindrica che, montati su tutori di acciaio regolabili e uniti da cinghie di nylon, formano una sorta di scaletta da appendere al soffitto e utilizzare come parete divisoria viva. Le piante cresceranno e copriranno l’intera struttura con un effetto meravilgioso.
Infine BySteel sceglie materiali forti come l’acciaio ed eclettici come l’alluminio per vasi e fioriere che, quasi tutti in rigoroso bianco, contrastano questa scelta grazie a design fantasiosi e inaspettati. Tra i vari, segnaliamo Yak, in alluminio verniciato bianco opaco, fioriera a forma di animale a quattrozampe: che sia cagnolino o cerbiatto non importa, saranno le piante scelte a completarne la forma. Similmente fiabesco ed evocativo, Grimm, in alluminio traforato bianco opaco, è invece una fioriera per quattro o nove piantine separate che sembra il cestino di Cappuccetto Rosso. Solo che qui, la bimbetta, potrebbe tranquillamente chiamarsi Pollice Verde.
