Nonostante il cinema italiano abbia perso una posizione, passando dai consueti quattro film in gara ai tre di quest’anno, non mancano pellicole interessanti e che di certo faranno parlare di sé. I tre titoli che cercheranno di conquistare l’ambito Leone d’Oro e che dovranno vedersela con registi da Oscar, sono molto diversi tra loro.
Quando la notte, di Cristina Comencini, tratto dall’omonimo romanzo della regista, è l’incontro tra un uomo e una donna, Manfred, interpretato da Filippo Timi (presente anche in altre pellicole presentate nelle altre sezioni del Festival) e Marina, col volto di Claudia Pandolfi. Logorati da inconfessabili segreti e paure, si incontrano per poco ma si salvano per sempre, reciprocamente. Una romantica storia d’amore a cui le montagne fanno da sfondo silenzioso e magniloquente.
Dopo il successo del 2006, Nuovomondo, torna Emanuele Crialese, raccontando ancora una volta la terra di Sicilia. Il suo Terraferma è come sospeso in una dimensione onirica, pur parlando di cose reali, spesso drammatiche. Destini di personaggi apparentemente lontani – tra cui spicca Donatella Finocchiaro – si intrecciano, dando vita ad un ritratto intenso.
Il film "outsider" del trittico è di certo L’ultimo terrestre, esordio alla regia del disegnatore Gipi, vale a dire Gian Alfonso Pacinotti. Raccontare le storie è certamente il suo forte e anche in questo caso l’operazione sembra riuscire. Tutto ruota intorno ad un personaggio un po’ stralunato, interpretato da Gabriele Spinelli, che non riesce a relazionarsi col mondo esterno e su cui la preannunciata venuta degli extraterrestri farà grande effetto. Un modo furbo di raccontare la nostra Italia, molto lontano dal film di fantascienza che sembra essere al primo sguardo.
Nelle altre sezioni non mancano nomi illustri, come Ermanno Olmi, il cui Il villaggio di cartone verrà presentato Fuori concorso mentre la sezione Controcampo italiano, interamente dedicata alle opere italiane capaci di illustrare al meglio le nuove tendenze del cinema nostrano, propone opere originali come L’arrivo di Wang dei Manetti Bros. e documentari intensi che sono specchio dell’Italia di oggi.