Colori intensi, forme solo apparentemente astratte, ma che nascondono esseri fluttuanti, a tratti futuristi e a tratti primordiali, così le tele di Gillo Dorfles da sempre appassionano critici e semplici appassionati. La sua arte è una certezza, non delude mai, per la forte carica estetica e per il messaggio diretto: un mondo magnifico, un microcosmo in cui le figure nuotano costruendo una realtà parallela. Dieci tele dell’artista triestino arrivano nella splendida cornice di Matera, grazie all’artista Margherita Serra, amica di Dorfles e responsabile dello Spazio SculptureArt, che rende così omaggio al collega.
Grazie alla collaborazione con l’Associazione di Cultura dello Spettacolo “OPERAPRIMA” e l’Associazione Culturale ADAPIS, la mostra dà un assaggio dell’arte di Dorfles, in un contesto davvero prezioso: i Sassi di Matera, ammirati in tutto il mondo. Le sue tele e gli spazi che le ospitano hanno la stessa carica universale e sono capaci di superare i limiti spazio temporali, vivendo così nella stessa dimensione. Dorfles è una vera e propria star del mondo dell’arte, dall’alto della sua esperienza ed intelligenza sa comunicare sempre in maniera sorprendente. Ancora oggi la grande lezione del Movimento per l’Arte Concreta – da lui fondato nel 1948 insieme ad Atanasio Soldati, Bruno Munari e Gianni Monnet – appare modernissimo, nonostante il suo scioglimento nel 1958, che suonò però più come un allargamento di orizzonti che come la fine di qualcosa.
La mostra, curata da Claudio Strinati, Direttore Generale presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, sarà accompagnata da un catalogo edito dalla Biblioteca Cominiana.
Dal 29 luglio al 4 settembre 2011
SpazioSculptureArt
via Madonna delle Virtù, 81/83
Matera
Da martedì a domenica, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 18.00 alle 20.30
Ingresso gratuito
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