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Il viaggio della musica sul mare

È il viaggio nelle sue molteplici accezioni il protagonista del Festival di Ravello 2011, la rassegna che la città della costiera amalfitana dedica alla musica di ieri, di oggi e di domani.

Festival di Ravello orchestra
©2010 Roberto Vuilleumier/Ravello Festival

A picco sul blu intenso del Mar Tirreno, in una delicata cornice mediterranea, la località campana torna sotto i riflettori dell’arte e della cultura internazionale con l’ormai consueto appuntamento estivo che la trasforma per due mesi (fino al 27 agosto) nell’acclamata città della musica. Così, andati via gli invitati – e gli “imbucati” – del matrimonio del Ministro Brunetta e superata l’impasse del contestato auditorium Niemeyer – finalmente aperto per i concerti – è ufficialmente incominciato il viaggio del Festival che dalla performance di uno dei padri della musica contemporanea, Philip Glass, all’anteprima dei Viaggi di Ulisse di Nicola Piovani ha il compito di traghettare il pubblico attraverso questa calda estate di inizio decennio.

Il percorso esplorativo del Festival di Ravello – un’esperienza sensoriale delle arti dell’uomo dalla musica al ballo alla scrittura e alla rappresentazione teatrale – ha alcune costanti – il suggestivo palco naturale sospeso sul mare e le cornici dei giardini delle Ville Rufolo e Cimbrone – ed elementi innovativi come la curvilinea struttura ideata dall’architetto brasiliano Oscar Niemeyer atta a ospitare concerti per 400 persone. D’altra parte questo è il Festival: l’incontro del vecchio e il nuovo, la storia e il futuro, in un luogo già di per sé magico.

Quando in bilico sullo strapiombo siamo rapiti dalla forza della musica è facile vedere il Maestro Wagner innamorarsi della Villa Rufolo, costruita tra il 1270 e il 1280 e portata al massimo splendore con l’acquisto del botanico scozzese Nevile Reid nel 1851, e ispirarsi al suo giardino per il II atto del Parsifal; o rivivere le fughe romantiche di Greta Garbo e del direttore d’orchestra Leopold Stokowsky nell’incanto di Villa Cimbrone. Nei tenui colori del giorno che si risveglia del Concerto all’alba (quest’anno affidato alla FVG Mitteleuropa Orchestra – 11/08) è palpabile l’energia di questi luoghi intrinsecamente legati all’arte ed è semplice intuire che stiamo già viaggiando senza alcun bisogno di muoverci.

In questo per l’occasione siamo aiutati da complici affidabili e all’altezza dei panorami di una delle coste più belle del paese: i caldi suoni latini della Compagnia Noche de Flamenco con Soledad Barrio (29 luglio) e del Grupo Compay Segundo (6 agosto); l’oriente dell’Orchestra Filarmonica cinese di Hangzhou (30 luglio); le note jazz di Wynton Marsalis e la Jazz at Lincoln Center Orchestra (21 luglio); l’italianità di Peppe Servillo e Solis Shing Quartet (11 agosto); e così via fino ad arrivare al conclusivo Ulisse di Nicola Piovani (27 agosto).

E i compagni di viaggio non finiscono qui: ci sono gli incontri letterari di Té con l’autore e quelli di Holden, la scuola dello scrittore Alessandro Baricco, i Corner Guitar (concerti di chitarra classica) e il New York City Ballet, ma anche la mostra del Museo Storico del Teatro San Carlo che ripercorre le opere di Wagner e Verdi con bozzetti e scene teatrali.

Indirizzi utili
www.ravellofestival.com

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