Si intitola Le XVIII au goût du jour, Couturiers et créateurs de mode au Grand Trianon. E’ la magnifica mostra che si sviluppa negli appartamenti del Gran Trianon dedicata all’influenza del 18° sec. sulla moda contemporanea. Tra haute-couture e moda prêt-à-porter, 50 modelli creati dai grandi stilisti del 20° secolo ‘dialogano’ con costumi ed accessori del 18° sec.
Influenzando tutte le corti europee, la cultura francese del 18° sec. venne incarnata da personaggi come Madame de Pompadour, Madame Du Barry e Marie-Antoinette, i cui modelli di vanità hanno da sempre affascinato il cinema, la letteratura e il mondo della moda. Con le loro enormi pettinature incipriate, i corsetti con stecche di ossa di balena, le sottogonne a cerchio svolazzanti, con balze e falpalà.
Uno stile fantasioso che ha ispirato i grandi couturier del 20simo secolo. Straordinari esempi ne sono gli abiti di Christian Dior e Pierre Balmain, Vivienne Westwood, Karl Lagerfeld per Chanel, Christian Lacroix.
L’elegante semplicità del bianco e nero viene interpretata da Yves Saint Laurent, Martin Margiela che trasforma indumenti maschili in femminili, Nicolas Ghesquière per Balenciaga rende le donne dei piccoli marchesi adornati da pizzi e Alexander McQueen per Givenchy veste i propri marchesi con abiti ricamati con fili d’oro. Con Yohji Yamamoto gli abiti di corte vengono destrutturati e, allo stesso modo, fa Rei Kawakubo con le sue giacche da equitazione. Mentre Thierry Mugler nasconde sottogonne a cerchio fuori misura sotto i vestiti, Jean Paul Gaultier li mette sottosopra.
Unico filo conduttore all’interno di influenze estetiche così ricche, sono i manichini scelti per accompagnare questo suggestivo percorso. Bonaveri ha creato per l’occasione dei busti sartoriali, rivestiti in tessuto gros grain in color beige, studiati appositamente per esaltare le specifiche linee degli abiti.
Dialogo tra i grandi couturier dell’800 e gli stilisti di oggi: la mostra
Fino al 9 Ottobre 2011 va in scena a Versailles una visione delle influenze estetiche tra diciottesimo e ventesimo secolo. Unico filo conduttore: i manichini Bonaveri
©versailles C Milet