Nel primo arrondissement, nel cuore di Parigi, a due passi dal Pont Neuf, tra il Louvre e Notre-Dame, si erge dal 1870 La Samaritaine, monumentale edificio liberty entrato ufficialmente nella lista dei luoghi emblema della città. Un gigantesco department store, un grande magazzino che sin dalla sua nascita ha simboleggiato la Parigi del Secondo Impero, i fasti della Ville Lumière, e che da oggi prende nuova vita.
A causa di problemi architettonici e livelli di sicurezza non a norma, il mastodontico emporio dello shopping ha chiuso i battenti nel 2005, e da allora le trattative per ridare vita al colosso sono state diverse e sicuramente al centro dell’attenzione di addetti ai lavori e non. Fino al 2010, anno in cui il gruppo del lusso LVMH (holding francese a cui fanno capo a Louis Vuitton, Fendi, Celine, Givenchy, solo per citarne alcuni) ha avuto il via libera per avviare il restauro del prestigioso edificio.
A partire dal 2012, grazie ad un investimento di 450 milioni di euro, La Samaritaine risorgerà dalle ceneri e diventerà un albergo extra lusso di 80 camere con vista sulla Senna. Ma non solo: oltre ad appartamenti e uffici, l’edificio Art Deco ospiterà negozi di lusso e boutiques. Il progetto di sviluppo dell’edificio (di 70 mila metri quadrati) sarà il più grande mai attuato a Parigi, e dovrebbe concludersi nel 2014. Il rinnovo de La Samaritaine verrà curato dallo studio di architettura giapponese Sanaa.
Un progetto ambizioso che ‘Proietterà La Samaritaine nel XXI secolo’ afferma l’amministratore delegato del gruppo LVMH Jean-Jacques Guiony. Intanto a Parigi gli addetti ai lavori, i commercianti, i galleristi, i ristoratori della zona già non parlano d’altro, in attesa di capire come cambierà la loro città.