Se la serata degli Oscar è attesa per il suo glamour, i giorni del Festival di Cannes per il cinema di alta qualità che propone. Non che la prima sia priva di grandi nomi, anzi, e non che a Cannes manchi il lato glamour, ma quando si parla del Festival francese si è propensi a considerarlo il vero spazio dedicato al Cinema, con la ‘c’ maiscuola.
La manifestazione si aprirà l’11 maggio con la proiezione di Midnight in Paris di Woody Allen, fuori concorso e proseguirà con opere di registi importanti e molto amati dal pubblico. Pedro Almodòvar, con La Piel Que Abito, che torna a Cannes dopo Gli abbracci spezzati del 2009, i fratelli Dardenne, già due volte vincitori della Palma d’Oro (per Rosetta nel 1999 e per l’Enfant nel 2005), Aki Kaurismäki con Le Havre, dopo cinque anni di silenzio, Gus Van Sant con il poetico Restless e Lars Von Trier con Melancholia.
Il cinema italiano per quest’anno inorgoglisce, sia per i film in concorso che per gli importanti riconoscimenti. Nanni Moretti con Habemus Papam e Paolo Sorrentino con This must be the place, sono in gara con pellicole impreziosite da due grandi attori, Michel Piccoli per il primo e Sean Penn per il secondo, mentre nella sezione Cannes Classics verranno proiettati La macchina ammazzacattivi (1952) di Roberto Rossellini, L’Assassino (1961) di Elio Petri ed Il conformista (1970) di Bernardo Bertolucci, a cui, inoltre, andrà la Palma d’Oro Onoraria, dedicata a registi importanti ma che non hanno mai ricevuto la Palma d’Oro.
Ma intorno a Cannes ruota tutto il mondo del cinema, con tributi (uno speciale è dedicato a Jeanpaul Belmondo), Acting Master Class (con Malcom Mc Dowell) e mostre fotografiche, come quella dedicata alle pin up anni cinquanta. La giuria internazionale comprende, come sempre, nomi eccelsi del mondo del cinema, come Robert De Niro e Jude Law, Olivier Assayas ed Uma Thurman, evidenziando, in caso ce ne fosse bisogno, il richiamo del Festival più amato dai cinephile di tutto il mondo.
