Fiori ed uccelli, piante intricate e nuvole soffici, tutto ciò appare piacevole e rassicurante, ma la natura nasconde insidie e spaventa per il suo carattere selvaggio, perché sembra sempre nascondere qualcosa. Francesco Simeti lavora da anni su questo concetto, costruendo realtà parallele in cui immergersi e ricostruendo antichi paesaggi. Dopo la mostra del 2007, “No Place Like Home”, l’artista siciliano torna nella Galleria Francesca Minini di Milano con “Wasteland”.
Il percorso espositivo si divide in due sale, la prima ospita l’installazione “Wasteland”, il cui intento è quello di creare una sensazione di sconcerto davanti alla sua natura fittizia, facendo immergere il visitatore in un universo che solo al primo sguardo appare da fiaba, ma che, in effetti, è capace di provocare sgomento. La seconda sala ospita la proiezione del video di animazione “Scene di Disordine e Confusione”, ricostruzione di un ipotetico viaggio dei pellegrini che nel Medioevo si addentravano in boschi e foreste rigogliose, con una natura selvaggia, imponente e a tratti minacciosa.
Il lavoro di Simeti è complesso e molto ricco di suggestioni, lo studio dei Tacuina Sanitatis si accompagna al saccheggio di immagini prese dai giornali di oggi, inoltre, la manifesta affinità con Arendt mette in evidenza il fatto che il lato oscuro del mondo sta attorno a noi, tra le foglie di un albero e nel battito d’ali di un uccello, senza bisogno di andarlo a cercare più a fondo.
Le sue opere affascinano per la qualità estetica e per il messaggio profondo, per la ricerca dettagliata e per il modo di realizzarla – tramite carte da parati, installazioni, video, pannelli – per il richiamo ai grandi maestri del Rinascimento e per la sua capacità di essere del tutto contemporaneo.
Dal 10 maggio al 23 luglio 2011
Galleria Francesca Minini
Via Massimiano, 25
Milano
Da martedì a sabato, dalle 11.00 alle 19.30
Per ulteriori informazioni:
www.francescaminini.it
Didascalia opera:
Francesco Simeti
Juniperus, 2011
Digital print on cardboard
187 x 300 cm