Amanti del cioccolato udite, udite…Finalmente ha aperto un hotel ispirato e dedicato al cacao e soprattutto alla sua più riuscita “interpretazione”. Non si tratta di una favola, né tanto meno di un albergo di marzapane sullo stile dei Fratelli Grimm, bensì di un boutique hotel di lusso con cottage e piscina, accattivante e delicato proprio come la cioccolata. E non in un luogo qualunque, ma negli indimenticabili colori dei Caraibi delle Piccole Antille, isola di St. Lucia.
Tra il Mar dei Caraibi e l’Oceano Atlantico si snoda l’Arcipelago delle Piccole Antille di cui St. Lucia (isole sopravento) è un indiscusso gioiello. A farvela riconoscere – sorvolando le vicende di cronaca politica italiana che l’hanno tirata spesso in causa nell’ultimo periodo – sono soprattutto i due coni vulcanici – Gros Piton e Petit Piton – che svettano nella sua parte sud, la più incontaminata e riservata. Qui, non lontano dall’antica capitale francese Soufriere, si trova anche l’Hotel Chocolat, sorto nei pressi di una piantagione di cacao dove gli ospiti possono sperimentarne la raccolta e apprenderne i segreti in cucina.
L’idea è venuta a chi del cioccolato ne ha fatto un bene di lusso creando un marchio che è simbolo di prodotto di qualità: Hotel Chocolat, appunto, che i due imprenditori britannici Angus Thirlwell e Peter Harris hanno esportato in tutto il mondo. Non chiamatelo solo Boutique Hotel perché Chocolat è l’opportunità di gustare un ingrediente – e i tanti usi che se ne fanno – lì dove nasce, un’esperienza, per dirla in termini propri, di cacao al 100%. E se ciò non bastasse, contornati dalla natura risplendente di un’isola tropicale dal clima e dall’ambiente davvero user friendly. Oltre a una serie di spiagge – finissime bianche ma anche nere dovute alla sua conformazione vulcanica – St. Lucia offre numerosi spunti per una vacanza: gli sport subacquei, la vela e la pesca, ma anche trekking nei percorsi della foresta tropicale, alla ricerca di corsi d’acqua e suggestive cascate.
Al suono di calipso e soca si scopre la storia di un popolo che ha origine dalla tribù degli Indios Arawak e dal primo sbarco europeo di Cristoforo Colombo nel 1499. Le città, i forti, i resti di cannoni puntati sul mare raccontano del Regno Unito e dei francesi che si combatterono per la dominazione (che dal 1874 fino al 1979 fu britannica) contribuendo all’odierna St. Lucia, di lingua ufficiale inglese ma dove non c’è persona che non conosca il creolo francese Kwéyòl, con proprie regole e grammatica.
Tra locali, ristoranti gourmet e serate all’aperto il calore e il colore caraibico è meta prediletta per novelli sposi ma anche per chi decide di fare il grande passo proprio qui, su uno sfondo di mare cristallino: per sposarsi a St. Lucia non c’è bisogno di molto, 4 giorni di soggiorno, qualche certificato e una richiesta le cui pratiche possono essere fatte dallo stesso tour operator che ha organizzato il viaggio.
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Informazioni di viaggio
L’isola è raggiungibile con voli intercontinentali da Londra, Parigi e Madrid (Virgin Atlantic e British Airways hanno tratte dirette senza scali) o interni dalle altre isole. Gli aeroporti sono due: Hewanorra a 60 km dalla capitale Castries e il George F.L. Charles Airport (SLU), 5 km dalla città.
Indirizzi utili
www.thehotelchocolat.com
www.caraibiturismo.it
www.stlucia.org
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