Vestiti, foto, oggetti, come testimonianza di storie finite ma che ricominciano sempre, secondo una casualità che ricorre ogni volta nel medesimo modo. La morte, l’assenza, le piccole vicende personali che compongono la Storia, tutto questo è presente nelle opere di Christian Boltanski, come un’ossessione. La sua poetica è ben definita e l’artista francese non si stanca mai della sua ricerca sull’essere umano, come se ogni opera fosse solo una piccola parte di un disegno più grande, il cui scopo è quello di porsi delle domande e, a volte, di dare delle risposte.
La Fondazione VOLUME! presenta l’installazione SANS FIN, a cura di Claudia Gioia, occasione per entrare, letteralmente, nel mondo di Boltanski. Enormi fotografie, da cui farsi avvolgere, si accavallano le une sulle altre, come uno specchio del fluire del tempo, delle storie personali che si accumulano, in modo da far pensare alla dissolvenza della vita ed al suo costante ritorno. Da un lato ci sono le vicende dei singoli, ma dall’altro la volontà di superarle, come sempre nel lavoro dell’artista francese, che espone pezzi di vita altrui, come fossero parte della propria storia. In quest’occasione è la fotografia il mezzo per esprimere la sua poetica, ma l’artista, di volta in volta, sceglie il più adatto, dal video alla fotografia, sempre utilizzati come "presenze" di qualcosa che non esiste più, per far rivivere l’assenza.
Quest’intervento inedito si colloca in un momento particolare, dal momento che Boltanski è stato scelto per rappresentare la Francia alla Biennale di Venezia del 2011, sancendone ancora una volta l’importanza a livello internazionale e la capacità di essere capito ed amato da intenditori e semplici appassionati.
Dal 6 maggio al 30 settembre 2011
Fondazione VOLUME!
Via San Francesco di Sales, 86/88
Roma
Da martedì a venerdì, dalle 17.00 alle 19.30
Ingresso gratuito
Per ulteriori informazioni:
www.fondazionevolume.com
Didascalia opera:
Christian Boltanski, Autoportraits, 2007