Tra tv trash, polemiche continue se non zuffe, duelli verbali, immagini e linguaggi degradanti, intrattenimento morboso e disinformazione, la tv (almeno quella generalista) è definitivamente cattiva maestra? Non proprio, perché quello che serve al telespettatore critico sono gli strumenti per capire le dinamiche televisive, in modo da potersi “difendere” e addirittura divertire.
Posizionato in un orario che non gli fa onore, ma giunto ormai alla decima edizione e apprezzato da una nicchia di telespettatori attenti, TvTalk è un esempio di come si possa capire la tv, guardandola. In onda su Rai3 il sabato pomeriggio alle 14.55, condotto da Massimo Bernardini e la sua squadra, TvTalk è infatti uno show-magazine di Rai Educational che analizza, di settimana in settimana, i maggiori passaggi tv, con una analisi critica del linguaggio del piccolo schermo. Tra curiosità, contributi di esperti, incursioni nei dietro le quinte, ospiti di rilievo, divertimento, intelligenza e analisi puntuale, TvTalk, insegna anche come si guarda la tv. Per farlo, però, sono necessari il rapporto diretto con il pubblico e un occhio a quella degli altri, grazie a collegamenti da Berlino, Londra, Madrid, Parigi e New York.
Invece, per un approccio più irriverente e drastico ai contenuti televisivi, è in partenza il 15 aprile alle 23.00 su Current Tv (canale 130 di Sky) Il Tritacarne. Giuseppe Cruciani (in radio, La zanzara), voce tagliente e al vetriolo del giornalismo, punta a sminuzzare l’attualità. “Per scoprire un personaggio bisogna farlo a pezzi”, questo il claim della trasmissione (accompagnato nello spot dall’immagine di un Cruciani in posa alla Dexter con tanto di coltellaccio), che vuole analizzare fatti e personaggi al centro delle cronache, ragionando su frasi e atteggiamenti, “sminuzzandoli” e analizzandoli con attenzione seriale e ossessiva, quasi da killer, puntando alla verità. Progetto ambizioso, ma che potrebbe dare ai telespettatori il giusto distacco per capirne di più.
Vai alla rubrica Televisione di Stile.it