Di che cosa vi occupate principalmente?
"Siamo un'azienda familiare che fa capo a me e mio fratello, composta da 50 persone circa, e produciamo direttamente tutto quello che vendiamo. Ci occupiamo di tessuti per abbigliamento donna, camiceria uomo e donna, e tanta, tanta sposa. Essenzialmente lavoriamo con tessuti naturali, per la maggior parte si tratta di seta e cotone pregiato"
Lavorate su commissione?
"Abbiamo prodotti standard che teniamo per fornire servizi immediati, diversi articoli e colori pronti. Ma la collezione stagionale viene prodotta su commissione"
Siete un'azienda a conduzione familiare, come si concilia il vostro lavoro con la competitività del mercato globale?
"Questo è certamente un momento particolare: da quasi un anno il costo di ciò che riguarda le materie prime sta schizzando verso l'alto in maniera imprevista e pesante. Cotone e seta hanno avuto uno 'scossone' sul mercato molto forte. Alcuni nostri concorrenti sono stati costretti ad alzare i listini a metà stagione, e questo introduce un fattore di incertezza grave. Noi creiamo una collezione dandole un prezzo e pensando che avrà una certa durata, ma quando i fornitori ci cambiano le carte in tavola, avranno sicuramente i loro motivi, si creano dei scompigli. A quel punto i clienti ha due scelte: o compra da qualcun altro, oppure a prezzo rialzato e questo fa diventare le vendite una sorta di lotteria. Con questo non voglio dire che la competitività passa in seconda linea, ma alzare i prezzi diventa questione di sopravvivenza."
Che cos'è per voi il Made in Italy?
"Di sicuro è qualità, è servizio, è immagine. Solo da noi si riescono a fare piccoli quantitativi di cose particolari, in tempi brevi, con questa enorme attenzione alle tendenze. Non ci sono alternative per un prodotto di alto livello."