Intervista a Stefano Franceschetti
Signor Franceschetti, cosa produce l'azienda e qual è il suo ruolo?
"Siamo indicativamente 18 persone, creiamo e produciamo bottoni, alamari, fibbie, ganci e accessori per abbigliamento. Io sono il referente estero e mi occupo anche del settore commerciale: essendo un'azienda artigianale all'occorrenza faccio anche altre cose!"
Come nasce un vostro prodotto?
"Ogni anno a gennaio e luglio, in anticipo sulle collezioni moda, proponiamo un campionario, che presentiamo alla fiera di Reggio Emilia: siamo nel cuore della produzione aziendale di Reggio e Carpi. A questa fiera partecipano clienti, anche dall'estero, a cui esponiamo il campionario, ma se il cliente non può venire in fiera andiamo direttamente da lui. Una volta che le maison hanno scelto, scatta l'ordine. Ma la maggior parte delle volte è il cliente stesso che ci chiede l'articolo, o semplicemente un dettaglio. Per i nostri accessori usiamo molto le materie naturali come la madreperla e il corno, ma anche imitazioni di essi in poliestere. Abbiamo una divisione che si occupa di ganci e bottoni che vengono ricoperti a mano con fili. "
Come rimane competitiva un'azienda familiare?
"Il servizio è sicuramente importante. Non produciamo il bottone di plastica, riprodotto in centinaia di migliaia di pezzi. Offriamo un servizio al cliente perché diversifichiamo la nostra produzione, la tipologia di materiale, la ricerca continua, mettiamo in gioco la nostra creatività. Vogliamo dare al cliente una sorta di total look in modo che possa abbinare nello stesso capo i nostri bottoni, le nostre fibbie, le nostre collane, magari diversificando i colori. Ci rivolgiamo ad un mercato medio alto, sono le grandi maison che ci contattano proprio perché cercano articoli particolari e di qualità."
Qualche richiesta particolare che vi è capitato di soddisfare?
"Sono davvero tante le richieste particolari, soprattutto riguardo le dimensioni: per una sfilata una volta ci hanno chiesto dei bottoni lunghissimi e ricoperti a mano. Ma queste richieste danno soddisfazione, perché ti permettono di identificarti. Abbiamo fatto anche spalline in strass, o bottoni creati appositamente per film di Hollywood!"
Qual è il valore del Made in Italy oggi?
"L'importanza del Made in Italy nella moda mondiale è preminente. Sono molte le maison che un tempo andavano nell'estremo oriente ad acquistare gli accessori, ma al momento stanno tornando in Italia. Perché è garanzia di qualità, di controlli, di rispetto nelle normative, che in Europa sono intransigenti. Il Made in Italy inoltre permette di mantenere una serie di professioni e mansioni che stanno scomparendo: chi lavora con i filati, chi sa cucire a mano, gli artigiani insomma, che stanno venendo rimpiazzati dalla produzione seriale. Mantenere la produzione in Italia attraverso queste persone è garanzia di un know how che nel resto del mondo non si trova."