Annusando una delle due fragranze – 1612 “Ottone” e 1612 “Porcellana” create per festeggiare 400 anni di attività- si è avvolti da un antico profumo di storia che come per incanto ci porta al 1221. In quell’anno fu costruito il convento dei Frati Domenicani di Santa Maria Novella, alle porte di Firenze, dove i monaci tenevano un piccolo orto per coltivare erbe officinali utilizzate per medicamenti, balsami e pomate. L’efficacia dei rimedi e la genuinità dei prodotti fece sì che nel 1612 Fra’ Angiolo Marchissi decidesse di ampliare quella che finora era stata l’infermeria del convento in una farmacia aperta al pubblico con tanto di ingresso del negozio direttamente sulla strada. Al Granduca di Toscana l’idea piacque e volle premiarla fregiando l’officina con il titolo di Fonderia di Sua Altezza Reale.
La sua fama divenne ben presto nota nel mondo tanto da arrivare in Cina, Russia e India e sopravvivere anche quando, nella seconda metà dell’800, il potere temporale espropriò i beni a quello spirituale con il passaggio della farmacia al nipote laico dell’ultimo frate direttore, Cesare Augusto Stefani. Quello qui raccontato è il passato glorioso dell’Officina Profumo – Farmaceutica di Santa Maria Novella, tra le più antiche della terra e ancora oggi (guidata da Eugenio Alphandery, vicino di casa dei diretti discendenti di Stefani) vanto del capoluogo toscano. Nell’arte di Firenze rientra anche questo negozio/museo di Via della Scala, ideale per chi ama gli antichi segreti dell’erboristeria e dei profumi, ma anche per chi semplicemente apprezza le vestigia della storia.
Appena varcato l’ingresso si è accolti dalla imponenza di un bancone di altri tempi, simbolo della stanza dell’Antica Spezieria con i suoi stucchi settecenteschi: draghi, festoni di frutta, aquile reali e due angeli porta-candelabro. La Sala Verde era nel XVIII secolo preposta all’ospitalità di personalità importanti a cui erano offerte le specialità della casa, come la cioccolata e il liquore dolce Alkermes, e mostrate le illustri tradizioni dell’Officina grazie allo stemma dei Domenicani di Santa Maria Novella e ai ritratti dei vari direttori della Fonderia.
Nella ex cappella della chiesa sconsacrata si trovava la Sala Vendite i cui affreschi della volta rappresentano i 4 continenti a simboleggiare la fama della farmacia in tutto il mondo; nella sagrestia (Sala delle Acque dove venivano conservati i distillati) c’è oggi la biblioteca dei preziosi testi conservati, tra cui il manoscritto dei rimedi di Fra’ Cosimo Bucelli. Quelli che un tempo erano i laboratori – oggi in Via Reginaldo Giuliani, impegnati in una varietà di produzione che conta su procedimenti tramandati e tecniche innovative per particolari lavorazioni – attualmente conservano bottiglie e alambicchi, termometri e mortai, attrezzi e macchinari originali delle diverse epoche vissute dalla farmacia.
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Informazioni utili
Il negozio/museo è aperto tutti i giorni dalle 9.30-19.30. Le visite al museo sono gratuite e possibili dalle 10.30 alle 19 (per la guida è necessario prenotare). Via della Scala,16 – Firenze
www.smnovella.it
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