Era da tempo che la questione femminile non tornava ad impegnare cittadini, intellettuali, artisti, mass media, politici. Era da tanto che non si sentivano riflessioni sul ruolo delle donne nella società, e, eccezione fatta per casi isolati, era ancora più tempo che il genere femminile non dimostrava la consapevolezza di cui è dotato. Per fortuna o per disdetta, visto che l’argomento si è riacceso in un contesto piuttosto deprimente e degradante. Sappiamo bene, noi donne, che l’Italia non è certo uno dei paesi all’avanguardia per quanto riguarda la parità dei sessi, sappiamo di essere pagate meno degli uomini nonostante la parità di competenze, sappiamo di non ricoprire ruoli decisivi nella società, o comunque di essere in poche a farlo. Sappiamo che in un contesto tale, chi usa l’avvenenza per avere dei vantaggi non è così fuori dal mondo, ma è frutto della società che abbiamo creato. E sappiamo che per ottenere quello che vogliamo (che si tratti di una carriera, una famiglia, o semplicemente del rispetto) dobbiamo faticare il doppio di un uomo.
Sappiamo già tutte queste cose, ma per un momento avevamo smesso di reclamarle. Ecco che oggi, e soprattutto dopo l’imponente manifestazione del 13 febbraio dall’emblematico titolo ‘Se non ora quando?’ torna ad avere un significato la ricorrenza dell’8 marzo. In tutta Italia nella giornata della Festa della Donna tornano a farsi sentire tutte le voci di coloro che chiedono cambiamenti e riconoscimenti, sacrosanti diritti e legittime rivendicazioni. Sono tantissimi gli eventi di oggi nelle piazze italiane, e tante le protagoniste. Si va da Alcamo, Sicilia, dove in serata verrà proiettato il documentario ‘Il corpo delle donne’ di Lorella Zanardo, con dibattito a seguire, e lo stesso avverrà a Sassari. Ad Aosta verrà piantato un melo in onore della partigiana Ida Desandré, emblema di una donna che ha lottato per costruire un mondo paritario. A Milano, oltre ad un presidio e una critical mass, verrà proiettato ‘Libere’ di Cristina Comencini, che sarà invece interpretato live all’Ambra Jovinelli di Roma da Isabella Ragonese e Lunetta Savino. Sempre nella capitale, vi sarà una manifestazione intitolata ‘Rimettiamo al mondo l’Italia’ con interventi sul palco, performance, proiezioni, musica dal vivo. Tra le partecipanti, Carmen Consoli, Claudia Pandolfi, Valeria Golino. Ma la città eterna sarà anche scenario di una manifestazione di gruppi femministi, che scenderanno in piazza a contestare le politiche che ‘soffocano’ le vite delle donne, dalle leggi sui consultori, alla normativa sulle dimissioni in bianco, al pacchetto sicurezza che non tiene in conto un dato agghiacciante: le violenze sulle donne avvengono in maggioranza per mano di familiari. Tornando alle città più piccole, a Revine Lago (TV) la serata sarà dedicata ad Anna Politovskaja, ma l’elenco di iniziative, presidi, manifestazioni, performance, spettacoli, distribuzione materiali informativi è davvero infinita. Date un’occhiata qui per l’elenco completo.
Insomma, questo fra tutti è forse l’anno meno indicato a uscire per una pizza e striptease in discoteca. L’8 marzo 2011 è dedicato a temi importanti, e a battaglie mai così necessarie e mai più prorogabili – e speriamo anche durante il resto dell’anno.