A pochi chilometri dall’aeroporto internazionale di As Seeb, a quasi 40 da Muscat, capitale dell’Oman, sultanato situato all’estremità orientale della penisola arabica, si trovano le isole Daymaniyat, piccolo paradiso marittimo-terrestre. E’ soltanto un piccolo arcipelago, costituito da tre gruppi di isole (Western Islands, Central Islands ed Eastern Islands) ed isolotti disabitati , ma che costituisce una riserva marina come poche altre al mondo.
Il parco marino ha una barriera corallina che si estende ad una profondità sino a 20 metri caratterizzato da un brulicare di vita (e di vite) davvero unico, rendendolo uno dei siti di immersione più belli della regione. Si contano più di 85 specie di coralli, sia duri che molli, come acropore, corallo nero, alcionari e corallo cuoio, e 900 specie di pesci, dal pesce di barriera a quello pelagico, dal pesce pappagallo a quello unicorno. Ma la popolazione ittica di queste acque è così ricca e variegata che non di rado vengono scoperte specie non precedentemente identificate.
La riserva è anche punto di stazionamento per gli uccelli migratori, luogo ideale per gli amanti del birdwatching ed area di riproduzione per le tartarughe. Nel particolare, le tartarughe appartenenti alla famiglia delle "Eretmochelys imbricata" depongono le uova proprio su queste spiagge. E si potrebbe anche avere la fortuna di imbattersi in barracuda, delfini ed anche squali balena e squali leopardo.
Il Dune Oman Dive Center di Muscat propone, dopo una prima giornata di immersioni a Fahal Islandun, un itinerario tra le isole Damaniyat di quattro giorni, seguita da due immersioni tra le misteriose acque del relitto del Munassir Al, affondato artificialmente nel 2003. Situato a Muscat, il centro Dune Oman Dive Center è affiliato CMAS e offre formazione seguendo gli standard PADI e CMAS sia per i principianti che per i detentori del livello divemaster e formazione Nitrox.
La temperatura mite per gran parte dell’anno consente immersioni in qualsiasi stagione. La temperatura dell’aria oscilla dalle “rigide” temperature invernali intorno ai 26/30°, a quelle ben più afose dei 40° in estate; quella dell’acqua dai 23° (quando fa davvero freddo) ai 30°. Si consiglia l’utilizzo di una muta in neoprene da 5 mm in inverno e 3 mm quando estate. Un’ultima nota per il particolare fenomeno dell’”upwelling”, ossia per quei movimenti di acqua in grado di portare in superficie acque ricche di nutrienti e di favorire la produttività biologica. Essendo molto frequente nel mare omanita, la visibilità dell’acqua può variare da un giorno all’altro rendendola meno cristallina del solito: per non rischiare, è consigliabile la visita nel periodo compreso tra marzo e novembre.
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