Molte le novità per l’italianissimo Paolo Fresu, prima tra tutte in ordine di tempo, l’uscita imminente (21 gennaio) di “Mistico Mediterraneo” per la prestigiosa casa discografica Ecm. Una ricerca musicologica dei suoni della tradizione corsa, che arriva dopo i progetti “Sonos ‘e memoria” e “Etnografie”, dove l’artista aveva incrociato la polifonia della sua terra, la Sardegna. L’album lo vede protagonista con Daniele di Bonaventura e il coro corso A Filetta.
E poi un’altra novità, “un po’ folle”, come dichiara l’artista sul suo sito, che consiste in un progetto dal titolo “50 50”, ossia, una tournée di 50 giorni di fila, dal 12 giugno al 31 luglio, in altrettanti 50 comuni sardi in collaborazione con tutti gli artisti con i quali Fresu ha collaborato nel corso della sua attività, come Carla Bley, Steve Swallow, Ornella Vanoni, Uri Caine. Il motivo? Festeggiare i suoi 50 anni, che cadono a febbraio. I concerti si svolgeranno in location atipiche, apparentemente non deputate alla fruizione della musica, come un teatro romano, un’isola in mezzo al mare, una grotta, il villaggio nuragico di Barumini. Luoghi significativi dal punto di vista archeologico e sociale.
Una bella idea, che, più che considerare “folle”, vediamo come l’ennesima dimostrazione della passione che Fresu mette nel suo lavoro e nella musica. La stessa passione che emerge quando l’artista abbraccia la sua tromba, piegando il corpo su se stesso, quasi per indirizzare più energia possibile al suono; oppure, quando si esibisce a piedi nudi, per avere un maggiore senso di libertà.
In attesa delle novità, è possibile ascoltare Paolo Fresu, in quintetto, il 22 gennaio, alle 21.15 al Conservatorio G. Verdi di Torino. Il big del jazz italiano nel mondo, inaugura la seconda parte della stagione della rassegna musicale “Linguaggi Jazz”, organizzata dal Centro Jazz Torino.