La controcultura della strada entra sempre di più nelle gallerie, è un dato di fatto. La forza di ciò che proviene dal basso, la carica eversiva di artisti che propongono linguaggi diversi, non possono lasciare indifferenti gli intenditori del settore. É così che un artista come Shepard Fairey, più conosciuto come Obey, è ormai noto al grande pubblico. D’altronde il suo modo di lavorare non è mai stato elitario, ma ha puntato ad una diffusione massiccia del suo messaggio, diversificando i suoi strumenti. Obey, è arte, street art, abbigliamento, magazine, ma tutto ciò che fa è riconoscibile, porta addosso un’impronta indelebile.
Il collegamento con Andy Warhol è immediato, ma Obey preferisce chiamare in causa filosofi come Heidegger e Marshall McLuhan, dimostrando come il suo messaggio sia complesso. Mondo Bizzarro Gallery porta finalmente in Italia un artista così importante a livello internazionale. Le opere provengono da una collezione privata e interessano gli ultimi dieci anni di vita dell’artista, inoltre l’esposizione sarà arricchita da un catalogo, primo libro in italiano tutto dedicato a Fairey.
Obey mostra le contraddizioni del suo tempo, per lui, come per Heidegger, la visione fenomenologica del mondo delle cose deve essere superato attraverso la comprensione dell’Essere, e quindi scava, provoca e viene anche arrestato, nel 2009, per i graffiti fatti su un muro, proprio mentre nella National Portrait Gallery di Washington viene conservato il suo ritratto di Barack Obama – riproposto su gadget di ogni tipo e diffuso in tutto il mondo. Ma non bisogna dimenticare che stiamo parlando di un vero artista, capace di giocare coi materiali, di dipingere su legno e metallo, di creare stencil ed installazioni, padroneggiando con sapienza contenuti e strumenti.
Dal 29 gennaio al 23 febbraio 2011
Mondo Bizzarro Gallery
Via Reggio Emilia 32 c/d
Roma
Da lunedì a sabato, dalle 12.00 alle 20.00
Domenica dalle 16.00 alle 20.00
Ingresso gratuito
Per ulteriori informazioni:
www.mondobizzarrogallery.com
Didascalia opera:
Obey/Shepard Fairey "Obama Progress" 2008 (serigrafia)