Se al cinema non è più tempo di Natale in Sudafrica nella realtà è sempre il momento giusto per organizzare un safari nel Continente nero, ancora meglio se in Botswana. Lo stato dell’Africa meridionale, confinante con il Sudafrica, è un vero regno della natura con una superficie, grande quanto la Francia e il Belgio messi insieme, ricoperta per il 40% di aree protette e parchi nazionali. Qui, tra le savane, il delta dell’Okavango, il fiume Chobe e il semideserto del Kalahari, sono numerosissime le specie che si possono incontrare, non solo i big five, ma anche antilopi, zebre, giraffe, fenicotteri e oltre 400 specie di uccelli.
Caratteristica peculiare del Botswana è la sua unicità: difficile trovare nel mondo un posto che ne equivalga la ricchezza geografica e la varietà di ambienti, che vanno dalle aride terre del Kalahari alle zone paludose dell’Okavango e del Chobe, passando per le colline di Tsodilo e le depressioni saline di Makgadikgadi Pans e Nxai Pans. E a ogni diversità del territorio corrisponde un parco naturale con una propria flora e fauna, e a ogni escursione un’emozione diversa, come se ognuna fosse un ulteriore viaggio nel viaggio.
Dove la terra incontra l’acqua e l’Okavango il deserto nasce la Riserva Moremi Game i cui campi e lodge sono raggiungibili con piccoli velivoli da Maun. Il grande parco è uno dei primi della Repubblica, che si può esplorare a piedi, con un classico safari in jeep o in mokoro (canoa), e rimanere impressionati dalle forme di vita che lo popolano. Il Parco del Chobe ospita la maggiore concentrazione di elefanti – talmente tanti che una parte sono stati donati all’Angola e al Mozambico – che convivono con bufali, ippopotami, antilopi e volatili rari Per vedere il leone con la criniera nera – il cui ruggito è udibile a 8 km di distanza – bisogna andare nelle zone del Kalahari, dove ve ne si trovano 600 esemplari: visitabile solo con la jeep il deserto custodisce le antiche tradizioni dei San, gli aborigeni dell’Africa meridionale.
C’è lo scenario imperdibile delle depressioni saline, quella di Makgadikgadi con la suggestiva Kubu Island, altura che si erge proprio come un’isola nella distesa, e la Nxai Pans con i Baines Baobab; ma anche il parco transfrontaliero, al confine con il Sudafrica, del Kgalagadi, simbolo di pace tra le popolazioni e le Tsodilo Hill, patrimonio dell’umanità dell’Unesco e ricche di antiche pitture rupestri. Ogni luogo è un personale incontro con la natura, ma dovunque si possono ritrovare le proprie abitudini, è così che i campi e i lodge nati per ospitare i visitatori rispecchiano le esigenze di ciascuno ricreando ambienti confortevoli e lussuosi senza dover rinunciare alle proprie comodità.
Indirizzi utili
www.botswanatourism.de/it
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