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Come evitare le feste: luoghi a prova di Natale

Allergici a presepi e alberi? Volete evitare la festa di Capodanno? Allora il Medio Oriente fa per voi: Aleppo, Ammam e l’oasi egiziana di Siwa. Dove andare per evitare le festività.

Deserto africano

Ogni anno è la stessa storia, arrivano le feste ma non a tutti piace l’atmosfera. Se si è stanchi di presepi e alberi, se volete evitare l’ansia di “che fare la notte di Capodanno” allora meglio dirigersi verso quei paesi che per motivi religiosi e di cultura  non festeggiano il Natale e per motivi di calendario non vivono il Capodanno come da noi. In alcuni casi per loro proprio non è Capodanno.

Prima tappa ad Aleppo. Questa bellissima città della Siria è famosa per la fortezza musulmana, capolavoro di arte islamica e per il suo suq, tra i più autentici del Medio Oriente.  Passeggiare tra le sue botteghe è come fare un salto indietro nel tempo. Ai lati delle strette stradine, si aprono gli antichi caravanserragli del periodo ottomano, lasciati intatti, gioielli nascosti di un paese ricchissimo di testimonianze storiche e archeologiche tutte da scoprire.  In Siria il Natale non esiste, per motivi religiosi, tuttavia nel paese vivono da  sempre  numerose comunità cristiane, soprattutto ortodosse e armene,  che celebrano il Natale, ma solo in alcuni quartieri. Per il resto quello che si vede in giro del Natale è qualche festone e luci colorate messe lì più per la predilezione mediorientale verso le decorazioni colorate che per effettivo credo. Diverso il discorso sul Capodanno, pur essendo in vigore il calendario islamico (il venerdì si ferma tutto, come fosse domenica da noi) ufficialmente non è festeggiato come da noi, ma poi nei locali la sera del 31 molti prenotano una cena fuori.

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Seconda tappa, Ammam. La capitale giordana è una grande città ricca di attrazioni. Da Amman si può infatti raggiungere la vicina valle del fiume Giordano, con una visita al luogo del battesimo di Gesù Cristo sul fiume. Il sito è gestito dalla comunità cristiana ortodossa. Il fiume ormai  si è ristretto ma resta intatto il fascino di un luogo sacro. Dall’altra parte del fiume la sponda israeliana è a pochi metri. Tutta la verdissima valle del Giordano è punteggiata da numerose serre dove si coltivano le verdure e la frutta che il paese esporta.  Un bel contrasto rispetto ad altre aree giordane, desertiche e rocciose. Il suq e la medina di Amman sono una meta divertente per lo shopping. La città ospita anche alcune gallerie d’arte che espongono arte giordana e mediorientale come lo spazio….. Il Natale non è festeggiato mentre a Capodanno la tradizione prevede una cena fuori e soprattutto i giovani vanno a ballare nei locali. 

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Se avete bisogno di un maggiore isolamento, se volete evitare proprio ogni tipo di festeggiamento allora l’oasi di Siwa, nel deserto egiziano, a oltre 10 ore di autobus dalla capitale de Il Cairo, fa per voi. Questo centro nel deserto è tra i luoghi più affascinanti del paese. Accanto alla nuova città si trova infatti l’antico abitato in fango scioltosi negli anni Venti del Novecento dopo tre giorni di pioggia. Un incredibile fenomeno da visitare passeggiando con calma tra gli antichi edifici disciolti. Appena fuori una bella foresta di palme e due laghi salati che risplendono alla luce del tramonto. L’oasi di Siwa ospita anche  l’Oracolo di Ammone, tra i più famosi dell’antichità, consultato anche da Alessandro Magno e alcune bellissime tombe egiziane del periodo della XXVI dinastia  e del periodo tolemaico e romano, da visitare in tutta libertà, senza folle di turisti. L’oasi di Siwa è un mondo a parte rispetto al resto del paese. Tanto che gli abitanti qui si riferiscono al resto del paese come l’Egitto. La comunità di Siwa vive l’Islam in modo più restrittivo: niente alcool nell’oasi, lunghi veli per le donne locali e soprattutto niente Natale e Capodanno. Nessun conto alla rovescia, nessun botto per la fine dell’anno. E ci si può dimenticare del 31 dicembre.

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Link utili
www.siriaviaggio.it
www.visitjordan.com
www.egypt.travel

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