Pubblicato il

Belle con un filo: la depilazione orientale

Una tecnica antichissima che sta arrivando anche da noi e risale alla tradizione estetica Orientale, per una pelle liscia come seta

Ragazza con fiore

Quando una donna scopre la depilazione col filo ha la sensazione di aver scovato una tecnica sconosciuta e quasi magica. Probabilmente perché da noi non è ancora così diffusa, mentre in molti paesi orientali (ad iniziare dall’antica Persia per poi diffondersi nel Medioriente fino ad arrivare in India) è praticata da millenni. Usata soprattutto in relazione ai riti legati al matrimonio, oggi le giovani adolescenti considerano l’apprendimento del suo utilizzo un rito di passaggio verso l’età adulta.

Per chi ancora non la conoscesse, si tratta, in breve, di utilizzare un filo di puro cotone ritorto, posto fra quattro o sei dita delle mani, come una spirale, mentre una parte dello stesso viene legata al collo di chi depila o tenuto fra le labbra, per poter fare leva. Il filo, con un rapido movimento, cattura il pelo e lo estirpa alla radice, indebolendolo man mano che si ripete l’operazione. Naturalmente la tecnica non è indolore, ma è meno traumatica rispetto alla ceretta, e il risultato è perfetto.

Di solito  viene utilizzata per la peluria del viso come i baffetti, ma in particolare per le sopracciglia, che dopo il trattamento sembreranno quasi tatuate, ma in teoria potrebbe estirpare qualsiasi tipo di pelo. Chiamata anche depilazione threading (dall’inglese thread, filo), per le occidentali è quasi impossibile da praticare da sole, ma si sta diffondendo sempre più nei centri estetici. Una vera e propria caccia al tesoro e passaggio di informazioni riservate per trovare l’estetista capace di eliminare ogni pelo superfluo!

Essenziale per chi ha una pelle delicata, o soffre di allergie, non ha controindicazioni e riesce ad eliminare definitivamente la peluria, ma solo se il trattamento è costante, all’incirca due sedute al mese per due anni, periodo che può variare a seconda della robustezza del pelo a da come è stato precedentemente trattato. 

Esiste un simpatico documentario del 2005, dal titolo “Ouch!” diretto da Aron Gaudet  in cui si può vedere tutta la magia del filo.

Vai alla rubrica Bellezza di Stile.it