Tutti conoscono Facebook. Ma la sua nascita e la sua diffusione rimangono avvolte in uno scenario fumoso, fatto di azioni legali e amicizie spezzate. ‘The social network’, diretto da David Fincher (regista dell’indimenticabile Fight Club -1999) e in uscita il Italia il 12 novembre, racconta tutto questo, e lo fa senza schierarsi, cercando di indagare le motivazioni di tutte le persone coinvolte. Da un lato Mark Zuckerberg (interpretato da Jesse Eisenberg), piccolo genietto, realizzatore del social network più famoso del mondo, dall’altro Eduardo Saverin (Andrew Garfield), suo ex amico, che per primo finanziò il progetto, e poi ancora i fratelli Winklevoss, che accusarono Zuckerberg di aver rubato loro l’idea.
La pellicola, presentata al Festival Internazionale del Film di Roma, è tratta dall’adattamento del romanzo di Ben Mezrich ‘Miliardari per caso – L’invenzione di Facebook: una storia di soldi, sesso, genio e tradimento’, edito da Sperling & Kupfer.
Quello che Facebook rappresenta oggi, l’impatto che ha avuto sul mondo reale, non trova posto nella pellicola, interessata com’è a scandagliare i sentimenti dei protagonisti e analizzare la storia di un’idea che è diventata rivoluzionaria. E davanti a noi, allora, troviamo semplicemente dei ragazzi, con le loro paure, rabbia, e gelosie, pronti a combattere per realizzare un progetto. Sullo sfondo, il mondo di Harvard dove tutto pare possibile, in cui si studia con la consapevolezza di poter conquistare il mondo. Nonostante il regista abbia intervistato accuratamente molte delle persone coinvolte nella vicenda, guardando il film sfugge il mondo reale e ci si ritrova catapultati nel mondo della fiction, pronti ad accogliere con antipatia e simpatia i diversi personaggi. Volenti o nolenti, però, il vero protagonista è il giovane nerd Zuckerberg, e tutto ruota intorno ad un’idea che lo riguarda: si tratta di un ragazzo geniale, ma molto solo.
Tra i nomi coinvolti nella realizzazione del film spiccano Kevin Spacey, come produttore esecutivo, Trent Reznor (leader dei Nine Inch Nails), curatore della colonna sonora – molto azzeccata – e Justin Timberlake che, da qualche tempo, alla carriera di cantante sta affiancando con grande successo quella di attore.