Di quante verità è fatta una bugia? Quanti fili di autentica realtà si intrecciano per formare una bugia? Molte, moltissime: una bugia, per funzionare, deve comprendere molte verità. E’ con questa domanda/risposta che inizia il viaggio fantastico di Laurentina alla scoperta delle tante verità che compongono la scioccante bugia appresa dalla madre poco prima di morire. I suoi genitori non sono quelli che l’hanno generata, e che l’hanno amata e accudita nella comoda vita in Portogallo. Le sue origini sono altrove, in Angola, terra remota e al tempo stesso vicinissima, paese di musica e colori, violenti contrasti e dolcissime notti stellate.
Laurentina si mette in viaggio, perché ha una traccia, ed è determinata a scoprire chi è la sua vera madre. Perché il suo vero padre lo conosce, almeno di fama: è il grande Faustino Manso, musicista girovago noto in tutta l’Africa australe, grande interprete, personaggio carismatico e soprattutto grande amatore. Faustino che ha viaggiato tanto, e ha amato tante donne, generando – dicono – diciotto figli. Laurentina è la più giovane, e decide di seguire il melodioso richiamo di questo padre misterioso che, dall’aldilà, continua a far danzare le vite di chi è ancora in vita e l’ha conosciuto e soprattutto amato.
Armata di una videocamera, con al fianco un fidanzato riluttante, un nipote iperattivo e divertente e un autista che si chiama Sfortunato e che sfoggia un bellissimo, impertinente sorriso e un passato denso di segreti, Laurentina si mette in viaggio: da Luanda percorre le mille strade che il padre ha percorso in vita, dall’Angola alla Namibia, dal Sudafrica al Mozambico. Sullo sfondo, un carnevale di immagini e personaggi che non cessano mai di indossare maschere e travestimenti, che mutano colore della pelle come camaleonti e che intrecciano le loro vite tra amori e catastrofi, lacrime che si sciolgono in sorrisi e grasse risate che diventano enormi punti interrogativi.
Non è l’unica voce, quella di Laurentina: il romanzo scritto dallo scrittore angolano José Eduardo Agualusa è polifonico, un mosaico di frammenti di un viaggio che persone diverse – incluso lo stesso autore – compiono verso un’unica meta. Un vero e proprio road-movie in versione cartacea, che forse all’inizio disorienterà il lettore ma che diventerà fluido non appena si lascerà catturare dalla magia del racconto, senza chiedersi chi stia raccontando cosa.
Autore: José Eduardo Agualusa
Titolo: Le donne di mio padre
Editore: La Nuova Frontiera
Pagine: 367
Prezzo: € 17,50