“Una lunga lettera d’amore ai miei genitori, che non si sono rassegnati a vivere nell’infelicità”. Così Tishani Doshi, poetessa e ballerina indiana, ha definito il suo splendido romanzo d’esordio “Il piacere non può aspettare”.
Il libro è al tempo stesso una storia d’amore e un’epopea di famiglia: al centro, i travagli e le avventure della coppia Babo-Sian, alter ego dei genitori dell’autrice, indiano lui, gallese lei. Babo, primogenito della famiglia Patel, giunge a Londra dalla sua città natale, Madras, nel 1968. L’Europa e l’occidente sono attraversati dal vento della contestazione giovanile, ma Babo non viene neanche sfiorato dalla sua brezza, impegnato sin dal suo primo giorno londinese a procurarsi di che vivere. All’aeroporto non c’è nessuno ad attenderlo, il cugino che avrebbe dovuto ospitarlo abita in un bugigattolo e lo obbliga a cercarsi una sistemazione, il suo credo giainista, che lo obbliga ad una dieta rigidamente vegetariana, lo condanna praticamente alla fame in una città che è lontana mille miglia dalla Londra di oggi, così veggie-friendly.
Insomma, un avvio disastroso, tutto sembra andare per il verso sbagliato quando il 25 novembre del 1968 nella sua vita arriva un’apparizione: è Sian, una giovane donna gallese, dai capelli ramati e dalla pelle color latte. Naturalmente, è amore a prima vista.
Queste le premesse: il resto del libro si dipana attraverso quattro decenni in cui l’amore tra i due cresce, si rafforza e resiste anche alle più insormontabili avversità: lo scontro culturale tra i due mondi che Babo e Sian incarnano non fa sconti alla giovane coppia, che si troverà a fare i salti mortali per colmare con il loro amore gli abissi di differenza tra le due famiglie di provenienza.
La storia di famiglia incrocia spesso la “grande storia”, rendendo il romanzo un vero e proprio affresco generazionale: il libro si conclude con una data precisa, quella del terremoto del 27 gennaio 2001 che colpisce la zona in cui abita la sua famiglia (e quella di Babo). Intrecci ed epopee raccontate con la leggerezza, la grazia e l’innocenza della bambina che si nasconde nell’animo della scrittrice: un gioiello letterario dal quale persino il grande patriarca della letteratura indiana (e mondiale) Salman Rushdie si è detto “completamente conquistato”
Autore: Tishani Doshi
Titolo: Il piacere non può aspettare
Editore: Feltrinelli
Pagine: 320
Prezzo: € 18,00