"Chi combatte contro i mostri sia attento a non diventare un mostro", così diceva Nietzsche, e Matteo Basilé fa proprio questo motto, in un’opera intensa, disperata e crudele. Si tratta del progetto Thishumanity – che così, tutto attaccato, diventa "disumanità", nell’affermazione di un concetto e del suo contrario all’interno della stessa parola, come già era stato per il progetto Thisoriented.
Matteo Basilé è un artista colto, che motiva sempre le sue opere, e umano, troppo umano, che scandaglia gli esseri con crudezza. Il lato colto, appunto, l’ha portato a prendere spunto da La Battaglia di San Romano di Paolo Uccello per realizzare un set fotografico che parta dagli stessi assunti – la descrizione della battaglia – e abbia lo stesso tipo di composizione. Il famoso dipinto dell’artista del XV secolo è entrato nella storia per la perspectiva naturalis, con più punti di fuga, che superava la prospettiva unica del Brunelleschi, e Basilé costruisce la sua opera – composta da dieci scatti – con lo stesso tipo di prospettiva, grazie all’ausilio dei mezzi digitali. Nell’opera di Paolo Uccello tutto è fermo prima dello scontro finale, le lance svettano ancora verso l’alto, prima di scendere per colpire, Basilé, invece, ha voluto realizzare il momento successivo, quello in cui lo scontro avviene, e la battaglia diventa spargimento di sangue.
L’artista vive ormai da anni in Indonesia, ed è per questo che le modelle delle foto sono asiatiche, come avviene ormai da qualche tempo. Modelle, sì, e non modelli, perché tutta l’opera è pensata al femminile. Sono donne ferite, che urlano e piangono, sofferenti, ma anche determinate, furenti e crudeli, in cui le imperfezioni vengono evidenziate, in un mescolarsi di bellezza e orrore.
L’opera verrà esposta nella Galleria Pack di Milano, per volare poi a Singapore.
Dal 9 novembre 2010 al 15 gennaio 2011
Galleria Pack
Foro Buonaparte, 60 Milano
Da martedì a sabato dalle 13.00 alle 19.30