I manga giapponesi, oggi ormai genere culto per appassionati di graphic novel, di arte e di cultura in generale, sono entrati nelle vite di tutti noi attraverso i cartoni animati che, tra gli anni ’70 e gli anni ’80, hanno conquistato i palinsesti dedicati ai ragazzi. Tanti i personaggi divenuti beniamini di bambini – e non solo – nel corso degli anni, e tra questi un posto speciale è riservato di sicuro a Lady Oscar, l’affascinante e tormentata soldatessa agli ordini di Maria Antonietta negli anni bollenti della Rivoluzione Francese.
Oggi a Roma si inaugura la decima edizione di Romics, il festival dedicato al fumetto che tra gli ospiti d’eccezione avrà proprio la creatrice di Lady Oscar, Riyoko Ikeda. Oggi sessantenne, Riyoko ha rappresentato per il suo paese e per il mondo dei manga una vera e propria rivoluzione: quando, negli anni ’70, inizia a disegnare il suo personaggio, “la storia di una ragazza che aveva sacrificato la sua infanzia e i suoi sogni”, come dichiara in un’intervista a Repubblica, il mondo in cui cerca di sfondare è un universo interamente maschile, dominato dalla figura leggendaria di Osamu Tezuka. Il suo primo impiego, racconta, le viene pagato la metà dei suoi colleghi maschi perché, diceva il suo capo, “se un autore avesse deciso di metter su famiglia avrebbe dovuto mantenere la moglie, se invece mi fossi sposata io, a me avrebbe pensato mio marito”.
Nonostante ciò, Riyoko riesce nel suo intento: Oscar farà il giro del mondo, e la sua passione storica la porterà a scrivere fumetti sulla Russia – con Orpheus e L’imperatrice Caterina – su Napoleone – Eroica – e l’Inghilterra – Elisabetta, la regina che sposò la patria. Del Giappone degli anni ’70, Riyoko ricorda una società statica e tradizionalmente maschile, seppur attraversata da grandi fermenti: era un paese in cui alle bambine veniva insegnato a essere educate e carine. Con Oscar, conclude, “non volevo dare indicazioni se non quella di rispettare la propria essenza, di dare espressione al proprio io”.
Negli ultimi anni Riyoko ha deciso di dedicarsi quasi a tempo pieno alla sua seconda passione, il canto: diplomatasi al conservatorio nel 2000, ha inciso il suo primo album da soprano nel 2003, “Lovely Songs Memory Drawings”, seguito nel 2005 da “Parfums Musicaux de Versailles”. Venerdì 1 ottobre sarà proprio in questa veste che si esibirà a Roma, nella Chiesa di Santa Marta al Collegio Romano.