L’arte giapponese ha da sempre esercitato un grande fascino sulla civiltà occidentale. Perché ci appare lontana, esotica, ma nello stesso tempo vicina per il suo modo di sentire più intimo. La fotografia di Nobuyoshi Araki, è uno degli esempi più alti dell’arte nipponica.
Grazie alla retrospettiva a lui dedicata, nella Villa Malpensata di Lugano, si potrà entrare in contatto con tutto il suo mondo, fatto di dettagli, di sensualità e di ossessione per l’immagine, che riempie ogni momento della sua vita. Tanto da sviscerarne ogni momento personale, come nelle serie Sentimental Journey e Winter Journey, ispirate alla dolorosa fine della relazione con la moglie. Ma anche i paesaggi, o i semplici ritratti di fiori si caricano di emozioni, il mutare delle stagioni diventa momento di riflessione, il cibo oggetto estetico da esaltare, perfettamente in linea con la cultura del Sol Levante.
Le foto che più di tutte caratterizzano il lavoro di Araki sono però i nudi femminili, conturbanti e poetici. L’esposizione è un viaggio nel complesso mondo del fotografo, arricchita dagli ultimi lavori realizzati proprio nei mesi precedenti la mostra e qui esposti in anteprima.
L’allestimento è variegato: accanto a foto di grande formato, si trovano le numerose polaroid – quasi ossessive – scattate durante la sua vita, ed esposte in modo da formare un enorme mosaico. Il titolo dell’esposizione, curata da Fuyumi Namioka, è Love and Death, affermazione della volontà di esporre l’intero universo del fotografo, dalla rappresentazione della forza dell’amore, alla distruzione della morte.
La mostra si colloca all’interno della manifestazione Nippon. Tra mito e realtà: arte e cultura nel Paese del Sol Levante, che si propone di esplorare l’arte giapponese più interessante, dall’Ottocento ad oggi, in una serie di appuntamenti tra il 23 ottobre 2010 e il 27 febbraio 2011.
Dal 23 ottobre 2010 al 20 febbraio 2011
Villa Malpensata
Riva Caccia, 5
Lugano
Svizzera
Da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 18.00
Ingresso 8 euro
Ridotto 5 euro
Didascalia opera:
Nobuyoshi Araki,
courtesy the artist and Yoshiko Isshiki Office, Tokyo
