Manca appena un giorno, e Milano si trasformerà ancora una volta nella capitale mondiale della moda. Dopo New York e Londra, stilisti, giornalisti, modelle e buyers di tutto il mondo invaderanno per una settimana – dal 22 al 28 settembre – la città lombarda, facendola sfavillare ancora di più.
Archiviate – almeno per il momento – le feroci polemiche dei mesi scorsi, che avevano contrapposto la diabolica Anna Wintour agli organizzatori della passata edizione della Milano Fashion Week obbligati a stravolgere il calendario per “accomodare” le sfilate più importanti nei soli tre giorni disponibili dell’imperatrice di Vogue America: questo settembre il calendario di Milano Moda Donna sarà ricchissimo, dal primo all’ultimo giorno, con una calcolata alternanza ogni giorno tra grandi nomi e stilisti emergenti, che potranno godere così dell’importante effetto traino e sfilate davanti al pubblico delle grandi occasioni.
Si parte dunque il 22, ed è subito Gucci, l’attesissimo evento virtuale con cui la storica maison fiorentina lancerà il suo store online e la nuova collezione per la prossima primavera estate. Fendi, D&G e Prada sfileranno invece il giorno dopo, e a seguire altri grandissimi nomi, da Moschino a Gianfranco Ferré, da Versace a Laura Biagiotti, da Salvatore Ferragamo a Missoni, fino a lunedì 27, il giorno prima della chiusura, quando andranno in scena Armani e Roberto Cavalli.
Il dorato mondo delle passerelle dilagherà quest’anno in tutta la città: come accade ormai da qualche anno per il Salone del Mobile, diventato uno degli appuntamenti più importanti nel mondo del design anche e soprattutto per il suo fitto Fuori Salone, anche Milano Moda sarà contornata da eventi culturali di più ampio richiamo, che faranno vivere il fascino e lo splendore della moda anche tra un pubblico di non addetti ai lavori. Da Palazzo Giureconsulti, vero e proprio cuore pulsante della Milano Fashion Week, la febbre della moda contagerà anche la Loggia dei Mercanti, Palazzo Clerici e il Circolo Filologico, e innumerevoli altre location che ospiteranno mostre, eventi di beneficenza, rassegne cinematografiche e presentazioni di vario tipo.
Insomma, un appuntamento che serve sicuramente a rilanciare il made in Italy, imbattuto nel campo della moda ma sofferente dopo quest’ultima crisi, ma soprattutto a portare il mondo della moda al centro dell’attenzione per l’importante ruolo di motore economico e culturale per il nostro paese.