Dopo la vittoria all’Us open e la conquista del Grande Slam (l’ultimo dei grandi tornei internazionali che gli mancava), Rafael Nadal riceve dalla stampa spagnola parole di elogio ed encomio. "Nella leggenda, è il più grande", sono alcuni dei titoli giornalistici a lui dedicati. Poco dopo la premiazione, soddisfatto dei suoi precoci risultati, così commenta le sue vittorie: "Per me è un sogno, ho solo 24 anni e sono già riuscito a conquistare tutti e quattro gli Slam, ma lo sono ancora di più aver vinto qui a New York. E’ una sensazione incredibile, ho lavorato davvero tanto nella mia vita, ma mai avrei creduto di poterci riuscire. Credo di essere migliorato, ma non di aver fatto cambiamenti così radicali. Per me New York è il torneo più difficile , il più complicato, ho dovuto adeguare il mio gioco a palle, campi, a tutto. Per la prima volta nella mia carriera credo di aver disputato un buon match”. Il giovane spagnolo, grazie a questa vittoria, supera Agassi, Connors e tanti altri nella speciale classifica degli Slam vinti, portandosi a 9 tornei. Immediato il paragone con Federer, vincitore di ben 16 gare. Con molta modestia il neo vincitore: "No i 16 Slam di Federer sono lontani. Per me è davvero presto pensare a quel traguardo e poi credo che parlare se sono meglio o peggio di Roger è stupido, perché i titoli dicono che lui è molto meglio di me, questa è la verità al momento e credo che lo sarà per tutta la mia vita. Di sicuro per me Roger è stato sempre un esempio, specialmente perché ha migliorato il suo tennis durante tutta la sua carriera. Abbiamo stili diversi ma proverò ad emularlo”.