Forme irregolari, coloratissime, decisamente pop, che dissacrano il concetto di scultura. Queste sono sempre state le opere di Franz West, che lavora da anni ad un concetto di arte innovativa, con un’attenzione particolare al lato ludico. Le sue creazioni possono, anzi devono, essere toccate, usate, e solo così il cerchio si chiude e l’opera raggiunge il suo senso. Tutto questo è evidentemente in contrasto con l’arte intesa in maniera classica, che va guardata a distanza, protetta da sensori per evitarne l’avvicinamento da parte dello spettatore. Invece per lui arte e quotidiano convivono in sintonia, regalando un po’ di “sublime” alla vita e “sporcando” di realtà la perfezione artistica.
La mostra che inaugurerà a Roma, il 16 settembre, alla Gagosian Gallery di Roma– alla presenza dell’artista – si intitola semplicemente “Roman Room”. Sarà infatti allestita una vera e propria stanza, in cui il pubblico potrà entrare ed accomodarsi, l’artista ha infatti creato dei sofà da utilizzare per guardare l’opera da un diverso punto di vista. Tra le opere esposte: “Caino e Abele” – realizzata nel 2009, composta da due figure in resina variopinta che si fronteggiano, sfidandosi, nella loro eterna, biblica, lotta – e “Drunks in Vats” (2010), sette totem in cartapesta, cartone, polistirolo e altro, come i bidoni o i secchi che ne costituiscono il piedistallo. Hanno altezze variabili, possono anche raggiungere i tre metri e mezzo, dando una particolare sensazione di disequilibrio, che incute timore ma affascina.
Il catalogo della mostra è arricchito dalla presentazione di Achille Bonito Oliva e da una selezione di testi che hanno accompagnato l’artista durante la creazione delle sue opere.
Dal 17 settembre al 30 ottobre 2010
Gagosian Gallery
Via Francesco Crispi, 19
Roma
Da martedì a sabato, dalle 10.30 alle 19.00
Per ulteriori informazioni:
www.gagosian.com
