Non più corride, non più scene cruente di bestie spaventate che sembrano impazzire cercando la via di fuga, e non più incidenti purtroppo anche mortali che portano alla ribalta i luoghi più importanti dove ancora si pratica questa antica tradizione popolare. La Plaza de Toros Monumental di Barcellona, a partire dal 2012, si prepara a fare a meno della corrida, messa al bando da una legge regionale. Seppur di origini antiche –già si svolgeva al tempo di Greci, Etruschi e Romani- la tauromachia, termine che comprende sia i combattimenti di bovini contro uomini, ma anche di bovini tra loro o contro altri animali, è a ragione considerata come una tortura legalizzata inflitta agli animali.
Le associazioni animaliste hanno da sempre sostenuto la battaglia in difesa di tori, e non mancano citazioni musicali, con canzoni scritte per prendere posizione contro la corrida. Fervente appassionato era invece Ernest Hemingway, che con il suo libro Morte nel pomeriggio, datato 1938 e interamente incentrato sulla realtà della corrida, la ritiene una forma d’arte dove l’uccisione del toro diventa un pretesto per parlare di onore e virtù del torero matador, con gesti e rituali che arrivano a connotarne una sorta di immortalità. Ma la corrida immortale non lo è, e cosi la grande ed imponente Plaza de Toros Monumental, una delle attrazioni più amate dai turisti e dai catalani, si prepara ad indossare una nuova veste. Certo non rimarrà vuota.
Inaugurata nel 1914, si trova nel punto di confluenza tra la Gran Via e la Calle Marina. All’inizio era conosciuta come "El Sport", ma fu ribattezzata nel 1916 con il nome di "Monumental". Lo stile con il quale è stata realizzata è quello mudejar e bizantino, e la sua capienza arriva ad opsitare oltre 19 mila spettatori. Spettatori che, oltre alle corride, hanno potuto assistere al concerto dei Beatles del 1965, dei Rolling Stones nel 1976, di Bob Marley nel 1980, dei Queen nel 1986, e a quello dei Dire Straits e di Bruce Springsteen del 1992.
Il futuro della Plaza de Toros vedrà proprio la musica come protagonista principale, ma non mancheranno eventi sportivi come corse motociclistiche, partite di pallacanestro e tornei di tennis. Resterà, a ricordo del ricco passato, il Museo Taurino de Barcelona, dove sono esposti abiti di famosi toreri, teste di tori celebri, documenti storici e tanti altri oggetti d’interesse che hanno a che fare con il mondo della tauromachia. E per i suggerimenti più bizzarri, come quello di alcuni immobiliaristi che verrebbero realizzare all’interno piccoli appartamenti o la proposta di riempire l’arena d’acqua trasformandola in una grande piscina, bè… se ne riparlerà nel 2012.
Informazioni:
www.barcellona.com
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