Cuba è un gioiello immerso nel Mar dei Caraibi, un vero e proprio Eden. Così dovette apparire ai primi europei che vi sbarcarono al seguito di Colombo: tanto bella da sembrare la porta del paradiso, tanto bella da non poter essere lasciata libera. Per gli spagnoli che la occuparono e ne fecero una colonia, Cuba si rivelò per secoli non solo un paradiso tropicale, ma anche una vera e propria miniera d’oro. L’oro di Cuba era lo zucchero, prodotto a tonnellate nelle sue immense piantagioni: dallo zucchero gli spagnoli che controllavano Cuba estrassero la loro ricchezza e quella della madrepatria, e il prezzo che la Spagna pagò per arricchirsi fu il lavoro di schiavi importati dall’Africa.
Questo è lo scenario, al tempo stesso paradisiaco e drammatico, sullo sfondo del quale si svolge la storia raccontata dalla penna di Berta Serra Manzanares nel romanzo “Gli occhi dell’uragano”. Una storia che è un’epopea fatta di tante persone, tanti individui le cui sorti si intrecciano nel caldo torrido delle estati cubane, si sovrappongono nella brezza tiepida delle sue notti magiche e si spezzano nella violenza dei suoi uragani e delle sue rivoluzioni.
Il racconto della Manzanares si dipana a più voci, diventa un vero e proprio coro che dà la parola ai personaggi che costruiscono la storia: Clara, spedita a Cuba in sposa a un cugino conosciuto sette anni prima da una madre che sognava per sua figlia un avvenire di ricchezza, Clara che a Cuba diventa donna, lotta contro tutto e tutti per restare a galla e finisce per perdersi nei meandri fumosi dell’Avana; Horacio, che sogna per la sua isola la separazione dalla Spagna e l’annessione agli Stati Uniti, ma arriva alla rivoluzione troppo vecchio e ne resta schiacciato, perché la rivoluzione appartiene ai giovani; Benilde, che nasce schiava e sogna di diventare la sposa del suo padrone, ma finirà per prendersi cura di sua moglie come se fosse una sorella e per tutta la vita allestirà festini ai suoi orishas, le divinità della santerìa che la guideranno fino alla fine; Patricio, diseredato dal padre ricco possidente per l’amore doppiamente scandaloso che lo legava al suo schiavo Samuel; madame Alma, regina delle notti cubane tradita da una pioggia di stelle cadenti.
Un mosaico di storie che tutte insieme formano un unico affresco, un grande ritratto di un’isola che poteva essere un paradiso, ma che è stata un inferno per tanti, tantissimi che vi sono approdati, spinti da spirito di avventura o costretti in catene. Preda di uragani violenti e di rivoluzioni altrettanto violente, Cuba trova in questo romanzo un suo poema epico, lirico e tragico al tempo stesso.
Autore: Berta Serra Manzanares
Titolo: Gli occhi dell’uragano
Editore: La Nuova Frontiera
Pagine: 395
Prezzo: € 19,00