Per fare concorrenza ai cugini francesi che nel settore del turismo enologico vanno alla grande, anche molti produttori italiani di vino hanno realizzato strutture in grado di promuovere con successo questo tipo di turismo legato all’amore per il Nettare di Bacco, per il territorio e la natura. Oltre 200 cantine italiane negli ultimi anni hanno abbinato alla produzione di vino anche un’attività turistico-ricettiva. Che sia un agriturismo, un relais o un hotel, quello che conta è che si stanno moltiplicando dal Nord al Sud dell’Italia i luoghi dove è possibile trascorrere una vacanza all’insegna del buon bere.
In Piemonte, collocata in una zona prestigiosa tra il Monferrato, il Gavi e le Alpi Marittime, la Tenuta la Marchesa, che produce ottimi vini Gavi e Monferrato, possiede uno dei più belli fra gli agriturismo della zona. Dodici stanze in una villa della fine del 1600, e tutt’intorno 58 ettari di vigneto, un laghetto, boschi secolari, il giardino all’italiana e il giardino di frutta ed erbe aromatiche. La Toscana ha una offerta ricchissima. A Gaiole in Chianti troviamo un intero borgo medievale, dell’XI sec., Rocca di Castagnoli, circondato da boschi olivi e cipressi. Oltre 800 ettari di terreno di cui 100 a vigna e 15 ad olio. Qui oltre a scoprire i segreti della vinificazione del Chianti si può anche soggiornare in una delle 6 camere o in uno dei 7 appartamenti, in un ambiente ricco di storia e di fascino. Oppure, nel senese, c’è il bel relais Borgo Scopeto a pochi passi da Siena, con vista sulla città e 70 ettari destinati alla produzione di Chianti Classico.
Anche la vicina Umbria ha proposte di ottimo livello e consolidata tradizione. Basti pensare alla Famiglia Lungarotti di Torgiano che vanta una lunga tradizione vinicola e ha aperto il primo hotel già nel 1978. Oggi offre anche una moderna spa dove è possibile praticare la vinoterapia, invenzione francese nata nella regione del Bordeaux. Il Sud non vuole rimanere fanalino di coda. Villa Donna Lisa in Puglia, Villa Matilde in Campania, sono dei buoni esempi di questo tipo di turismo. Ma è soprattutto la Sicilia ad impegnarsi in questa direzione. La Masseria del Feudo di Caltanisetta, ad esempio, racchiude la storia e la tradizione di quattro generazioni e ovunque il profumo di mosto che si mescola a quello del mirto selvatico.
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