Raramente una linea di make-up è riuscita a scatenare tante polemiche e indignazione. Tuttavia MAC e Rodarte hanno fatto accendere gli animi di femministe, associazioni per i diritti umani e difesa delle donne, centri anti-violenza e tutte quelle entità che gravitano attorno all’universo delle donne e la piaga della violenza contro di loro. Tutto nasce dalla presentazione di una controversa collezione, (in limited edition) frutto della collaborazione tra la nota casa cosmetica e la maison di moda, in cui i nomi dei prodotti sono stati decisamente infelici: ‘Juarez’, ‘Ghost town’, ‘Bordetown’, ‘Sleepwalker’, appellativi che richiamano le città di confine tra Messico e Stati Uniti, e la situazione drammatica delle donne in quei luoghi, dove sono oggetto continuo di violenze inenarrabili. Ciliegina sulla torta, la campagna pubblicitaria prevedeva modelle truccate in stile zombie, cadaveriche, sciupate, a ricordare le violenze e i femminicidi, sfruttando la drammatica situazione come una qualsiasi manovra mediatica. Scelte che hanno scatenato l’ira e le proteste soprattutto dell’associazione dei parenti delle vittime, fra le tante, e che hanno costretto MAC ad incontrare alcuni ufficiali del governo messicano, inclusi la Commissione Nazionale per la Prevenzione e lo Sradicamento della Violenza contro le Donne. L’esito dell’incontro ha indotto MAC a cambiare il nome dei prodotti, a ricreare le immagini della campagna, e a scusarsi pubblicamente con le famiglie delle vittime; la maison donerà inoltre parte dei profitti ad una iniziativa appositamente creata con lo scopo di supportare donne e ragazze della città di Juarez.
Il make-up delle polemiche
La linea di make-up creata da MAC e Rodarte scatena polemiche e critiche