E’ stato il concerto della band tedesca Sportfreunde Stiller ad avere dato il calcio d’inizio all’edizione 2010 della Bread & Butter, il tradeshow nato nel 2001 per riunire i più importanti brand mondiali della moda urban in un unico grande spazio espositivo. Utilizziamo il gergo calcistico perché quest’anno i mondiali sono arrivati anche qui, dove la moda normalmente è regina assoluta di qualsiasi discorso.
Le hostess in giro per l’aerea, l’ex aeroporto berlinese di Tempelhof, sono vestite ognuna con i colori e i simboli di una delle trentadue squadre impegnate lo scorso giugno in Sudafrica, mentre dietro le centinaia di spazi espositivi, è stato allestito un megaschermo con tanto di tribuna da cui è possibile vedere le ultime partite della manifestazione. Nel mezzo, nello spazio che divide i posti a sedere dal megaschermo, c’è invece un vero e proprio campo in erba sintetica in cui è possibile giocare tra amici (viene fornito addirittura il pallone) o assistere ad una delle performance (vengono ripetute tre volte al giorno) di funambolici giocolieri capaci di qualsiasi acrobazia.
Il fashion è importante, senza dubbio, ma come ignorare il fatto che la Germania sia stata lì a giocarsi le prime posizioni calcistiche mondiali? Persino i vari banchi, dislocati un po’ ovunque che si propongono di raccogliere fondi a favore dell’istruzione nel Terzo Mondo, in cambio di una donazione regalano una maglietta della nazionale tedesca. Calcio, calcio calcio… e la moda? C’e, logicamente, e con una presenza massiccia.
Nei grandi stand posizionati, lì dove un giorno attraccavano gli aerei, è un continuo di sfilate. Diesel, Belt, Levi’s, Wrangler, Calvin Klein, Replay sono i luoghi più ambiti dai visitatori, buyers e semplici curiosi in cerca di forniture o ispirazioni per il proprio business. Chi è senza invito si accalca all’entrata sperando nella benevolenza di chi “sta alla porta”. Non tutti gli stand sono visibili dall’esterno, certe volte bisogna accontentarsi delle accattivanti scenografie con cui i marchi hanno deciso di caratterizzare le pareti che delimitano il proprio spazio. Per la Converse, migliaia di All Star una sull’altra compongono li quattro “muri”, la Sweet Years ha giocato sui colori pastello dell’America anni ’50, la Scotch&Soda ha invece allestito delle altissime pareti di sole vetrine e stile da marine.
Mercoledì l’evento principale è stata la presentazione della linea Polo Jeans di Ralph Lauren, mentre gli street artist Anton Unai, Daniel Tagno e Superblast hanno dato dimostrazione delle loro capacità creative caratterizzando alcuni indumenti con il proprio particolarissimo stile. Giovedì sarà soprattutto la volta dell’Asics e delle sue sempre più lanciate Tiger, mentre Mayer Hawthorne & The County chiuderanno la giornata con un concerto. Venerdì, mentre si tireranno le somme (chi ha venduto, quanto e a chi) ci si potrà allietare la giornata con la performance della cantante soul Janelle Monaè, una delle più belle giovani voci del panorama internazionale. Insomma, si lavora, ma c’è anche da divertirsi.