Il Nordeste brasiliano è una fonte inesauribile di attrattive per ogni tipologia di viaggiatore. Gli amanti della natura hanno la possibilità di scoprire in questa splendida regione spettacoli indimenticabili, che solo la natura incontaminata di queste zone è in grado di offrire. Tra le attrazioni più interessanti del Nordeste, infatti, spiccano sicuramente i tre parchi naturali costieri che arrichiscono il territorio di sorprendenti meraviglie della natura distaccandosi dal ritmo incalzante tipico delle città brasiliane.
Chilometri di costa incontaminata su cui l’uomo non ha fatto pesare la propria presenza se non per ammirarne lo splendore. Il più famoso dei tre parchi è certamente quello di Jericoacoara, nello stato del Cearà, in cui sorge la spiaggia considerata la più bella del Brasile, l’eden dei surfisti. Il paesaggio leva il fiato per la maestosità della sua estensione, circa 200 chilometri, e per il fascino delle dune mobili che si susseguono a perdita d’occhio con le loro sabbie fini e bianche. All’interno del parco naturale sorge l’omonimo villaggio di pescatori rimasto incontaminato dal flusso del turismo grazie anche alla sua posizione appartata che lo rende raggiungibile solo in fuoristrada e guadando fiumi a bordo di zattere.
Nello stato del Piauì è possibile ammirare il parco naturale del Delta del Rio Parnaìba, uno splendido ecosistema con la particolare caratteristica di svilupparsi intorno all’unico fiume americano a sfociare in mare aperto, su un fronte di 70 chilometri. Un habitat impressionante per la ricchezza della natura che caratterizza le 80 isole semiselvagge che lo costituiscono. C’è da rimanere incantati di fronte ai maestosi boschi di mangorvie, alle immense distese di bianchissime dune e alle lagune popolate da piante esotiche, piranha, iguane, anaconde, alligatori, granchi, ma anche scimmie urlatrici, bradipi e uccelli variopinti.
Il culmine della meraviglia si raggiunge, forse, con il Parco Nazionale Lencòis Maranhenses, nello stato di Maranaho le sue splendide dune, dall’aspetto quasi desertico, acchiudono, in realtà, una moltitudine di lagune dalle acque verdi e blu e le copiose piogge che cadono tra dicembre e maggio formano degli splendidi laghi interdunali periodici capaci di raggiungere considerevoli dimensioni. Nella zona interna è possibile ammirare due oasi ed un fiume, mentre la zona costiera, con le sue spiagge ricoperte di mangrovie, è l’habitat ideale di granchi, tartarughe marine e uccelli migratori. Alle sue spalle la mata, una fitta macchia di vegetazione tropicale, è patria dei caboclos, indigeni locali che vivono di agricoltura e pesca.