La Finlandia richiama alla mente paesaggi remoti, ampie distese innevate, mille laghi, alci e renne, e per i più fantasiosi anche attivissimi elfi che aiutano Babbo Natale a confezionare giocattoli per i bimbi buoni. Lontano mille miglia dai nostri paesaggi e dai nostri immaginari, la Finlandia è anche il primo paese europeo ad aver concesso il voto alle donne, nel 1906. E oggi questo paese si colloca agli antipodi dell’Europa “latina” e dell’Italia in particolare anche per un altro straordinario record: per la prima volta nella sua storia (e nella storia di un paese europeo) le due più alte cariche dello stato sono occupate da due donne.
Dopo Tarja Kaarina Halonen, l’energica presidentessa della Repubblica in carica dal 2000 con mandato in scadenza nel 2012, adesso è la giovane Mari Kiviniemi a far parlare di sé, ottenendo la poltrona di Primo Ministro a soli 41 anni. “Soli” è un aggettivo che ha molto senso per noi, abituati ad associare il mondo della politica a un universo popolato da uomini di una certa età: in realtà Mari non è il più giovane primo ministro del suo paese, in cui il record è detenuto da un suo collega di partito che ottenne l’incarico nel 1991 a 37 anni.
E Mari non è neanche una “rivelazione”, o una “giovane promessa”: figlia di contadini, determinata e combattiva, fin dalla laurea in scienze politiche conseguita agli inizi degli anni ’90 entra in politica partecipando alle sue prime elezioni a 22 anni, nel 1991. Quattro anni dopo ottiene il suo primo seggio in parlamento, e da allora è un crescendo di incarichi via via sempre più prestigiosi. In quindici anni di presenza in Parlamento è stata anche Ministro del Commercio con l’Estero e Ministro della Pubblica Amministrazione.
Sposata con quattro figli, due suoi e due avuti dal marito in un precedente matrimonio, Mari è nota soprattutto per la sua passione per il fitness e la vita sana, oltre che per la musica: è una pattinatrice provetta, e adora trascorrere il tempo libero tra un impegno e l’altro a praticare sport invernali con la famiglia. Pianista dilettante, ha dichiarato di andare a sentire spesso concerti di musica classica, almeno una volta al mese.
Ancora una volta l’Europa del Nord segna il passo rispetto alla presenza nei posti più alti della politica e della vita pubblica di donne capaci, energiche che non rinunciano a nulla – famiglia compresa – nella corsa per la loro carriera. Dopo Johanna Sigurdardottir, prima ministra gay di un’Islanda sull’orlo della bancarotta completa, anche la Finlandia si affida a una donna, sperando di confermare un trend che sembra timidamente affermarsi: il paese a quanto pare è tra quelli che prima e meglio di altri sta iniziando a intravedere una via d’uscita dalla crisi economica. Merito anche delle donne?