Finalmente anche a Berlino è arrivata l’estate. Dopo un inverno protrattosi fino alle porte di giugno, le nuvole sono sparite di colpo e la temperatura, nell’arco due giorni, è balzata da 13 a 27 gradi. E’ un sogno che si avvera. Sembra di leggere sui volti delle persone la soddisfazione per una ritrovata vitalità, troppo a lungo repressa, fatta di parchi, biciclette e occhiali da sole.
In questa cornice perfetta si inserisce il Mondiale di calcio del 2010, la ciliegina sulla torta di un periodo così amabile. La città è in festa e camminando per le strade si vedono bandiere e magliette di tutte le nazioni. La multiculturalità che la caratterizza ha assunto un fortissimo impatto visivo. Fuori dalle finestre italiani, spagnoli, brasiliani o argentini non dimenticano di ricordare a tutti la propria storia calcistica.
Calza a pennello questo sole, anche perché da queste parti le partite del Mondiale si vivono in un modo del tutto particolare. In una città famosa per la sua propensione al divertimento e alla vita notturna, con i suoi numerosi luoghi di ritrovo, le partite in calendario sono l’occasione perfetta per incontrarsi di giorno e festeggiare di sera. Vissuta probabilmente con una minore cultura calcistica – in Italia il ‘pallone’ è quasi una religione – l’atmosfera che si respira è carica di un significato sociale che spinge all’aggregazione. Uomini, donne e bambini aspettano impazienti il calcio d’inizio dei match più coinvolgenti, tutti con indosso qualcosa che ricordi la bandiera tedesca.
Che sia una spilla, una maglietta o una bandierina da applicare alla macchina, il giallo, il rosso e il nero sono i colori a cui non si deve rinunciare. Ovviamente a Berlino non mancano i posti dove sfoggiare la voglia di Nazionali. Camminando per strada, qualsiasi bar, Kebab o spaetkauf (negozi aperti fino a tarda notte in cui rifornirsi di birra) mettono a disposizione schermi infiniti e panchette all’aperto dove prendere una pausa e gustarsi un paio di azioni di gioco.
Ci sono poi i locali spiaggia, non necessariamente sul fiume, che offrono maxischermi, sedie a sdraio e bevande gelate, oltre a un letto di sabbia per restare a piedi nudi. O i più tradizionali Biergarten, birrerie dotate di un ampio giardino in cui servono birre locali e piatti tipici.
Appositamente per l’occasione sono stati inoltre allestiti dei luoghi temporanei dove ritrovarsi a guardare le partite; come l’11 Freunde WM-Quartier, un ex complesso industriale nel quartiere di Friedriscshain, di cui sono rimasti solamente i muri perimetrali, e all’interno del quale, oltre all’immancabile maxischermo, sono state allestite due tribune che assicurano centinaia di posti a sedere, il tutto completamente gratuito.
Le giovani mamme si incontrano sotto il tiepido sole del tardo pomeriggio lasciando liberi i bambini che, nel minicampo da calcio in mezzo alle tribune, scorazzano sicuri con i loro capelli biondi e le guance dipinte di giallo, rosso e nero. Il tutto in un’atmosfera molto rilassata, tranne quando gioca la loro Nazionale. Allora sì che l’emozione sale, i cori risuonano, e spunta anche qualche vuvuzela che, come già successo dopo la partita d’esordio, in caso di vittoria fa da colonna sonora alla notte di festeggiamenti. Tanto qui, si può stare certi, non verranno mai proibiti.
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